Elezioni provinciali Chieti. Il balletto di Scopino, con tentativo di sgambetto a Pupillo
Si voterà il 31 ottobre e alle urne andranno in 1.250 fra sindaci e consiglieri comunali. Ed è guerra aperta per la corsa a candidato presidente della Provincia di Chieti. L'attuale presidente, Mario Pupillo, Pd, anche sindaco di Lanciano (Ch), nei giorni scorsi, ha annunciato la propria ricandidatura, tracciando il bilancio dei quattro anni. Presenti il suo vice Antonio Tamburrino, il segretario provinciale del Pd Gianni Cordisco e la consigliera Chiara Zappalorto, nel corso di una conferenza stampa, ha evidenziato, fra l'altro, di aver ereditato "un ente in pre dissesto finanziario che si è salvato vendendo due edifici di proprietà, ovvero la Prefettura e il palazzo di giustizia di Chieti". Pupillo ha ricordato i progressivi tagli nei trasferimenti delle risorse, ma anche il prelievo sulla Rca auto e sull'imposta provinciale di trascrizione, il  "terremoto politico e amministrativo creato dalla legge Delrio". Ma ha voluto sottolineare anche l'avvio di importanti opere come la Via verde della Costa dei Trabocchi e i finanziamenti ottenuti dalla Regione, 20 milioni di euro con il Masterplan, e i 18 milioni di euro per realizzare adeguamenti sismici in alcuni istituti superiori. "Il partito me lo ha chiesto, io accetto questa candidatura per spirito di servizio in un momento delicato in cui la continuità può essere importante e determinante. Siamo in una fase in cui, dalla grande sofferenza delle Province - ha detto Pupillo - soprattutto con il taglio dei finanziamenti e i prelievi che abbiamo sostenuto, siamo diventati quasi un bancomat per il Governo, e non abbiamo potuto interpretare il ruolo che è quello di dare alla viabilità e alle scuole servizi e manutenzioni che sono fondamentali, soprattutto nel Vastese". 

A tentare di fare lo sgambetto a Pupillo c'è Arturo Scopino, che da sempre si barcamena da una coalizione all'altra, passando da destra a sinistra e viceversa. Scopino è sindaco di Montelapiano (Ch); presidente dell'Unione dei Comuni del Sangro; commissario liquidatore della Comunità montana Sangro-Vastese con sede a Quadri (Ch); presidente dell'Ente d'ambito territoriale sociale (Eas) 21 e, dulcis in fundo, assessore alla Viabilità della Provincia di Chieti. Quindi assessore di Pupillo ma in cerca di una candidatura a presidente della Provincia. Ci ha provato nei giorni scorsi, buttandosi nel centrodestra, nonostante la maggior parte degli incarichi che ricopre, e che al momento non ha lasciato, gli sia arrivata dal centrosinistra. In una riunione del centrodestra l'Udc era pronta a lanciare la sua candidatura, ma a spezzare l'incanto è arrivato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio che, abbandonata l'idea di candidarsi alla presidenza della Regione, ha puntato sulla Provincia. Sarà lui l'uomo del centrodestra. Però Scopino, legato al consigliere regionale Alessio Monaco, non ha gettato la spugna e sta raccogliendo le firme per proporre la propria candidatura. Che, creando di fatto spaccature, nuocerebbe a Pupillo, e gioverebbe al centrodestra. Egli - vociferano i bene informati - è deciso a fare breccia nel centrodestra anche in vista delle Regionali del 10 febbraio, nelle quali Monaco tornerà a candidarsi, sembra abbandonando la coalizione di centrosinistra, di D'Alfonso, Lolli & C.. 
Scopino finora è stato in An, poi in Mpa (il cui leader in Abruzzo era proprio Monaco), ha tentato di entrare nella Lega e attualmente è col centrosinistra, ma in odore di centrodestra. 

E Di Primio? "Ho dato la mia disponibilità -  afferma - a condizione che la coalizione di centro destra sia aperta a tutte le forme di civismo, che non si vada ad amministrare un ente ritenendolo morto ma che ha delle competenze, e che il futuro governo regionale garantisca un dialogo istituzionale che consenta di poter realizzare senza intermediazioni imbarazzanti, come è avvenuto sotto D'Alfonso, i progetti che servono alla Provincia. Si sta predisponendo un programma - aggiunge - da sottoporre a tutti gli amministratori. Il centro sinistra - evidenzia - sulla carta ha più sindaci, ma è anche vero che c'è malcontento fra gli amministratori di centrosinistra che rimproverano alla Provincia di non aver fatto nulla in questi anni e di non aver dialogato con i Comuni e i territori". 
10 ottobre 2018

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