Elezioni comunali Atessa.Il centrodestra e il 'Patto di MonteMarcone'. Perché Ceroli ha lasciato la Giunta
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Dopo dieci anni di egemonia in Comune, con Giunta a guida Nicola Cicchitti, e cinque anni all’opposizione, sotto l’amministrazione di Giulio Borrelli, il centrodestra, ad Atessa (Ch), è fuori dal voto del prossimo 12 giugno. Non è riuscito a presentare una propria lista, e neppure più liste, per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale.

Eppure gli ultimi sei mesi sono stati caratterizzati da incontri, ipotesi, summit, anche con i vertici della Regione Abruzzo, che, mano a mano, sono diventati frenetici e convulsivi, anche con paroloni e parolacce e porte sbattute, per cercare e tentare un’intesa. Che non è stata raggiunta. Eppure su un probabile accordo i partiti del centrodestra hanno lavorato a lungo. Dall’estate scorsa, quando hanno cominciato a muovere lo scacchiere per spodestare Borrelli. E come farlo?

Partendo dalla destabilizzazione della Giunta e della maggioranza consiliare. A tal proposito ecco un documento, che Abruzzolive.tv mostra in esclusiva (in allegato alla fine dell'articolo), con cui i quattro partiti di centrodestra presenti nella città sangrina siglano il… "Patto di MonteMarcone".

E' il primo dicembre 2021 e, in uno studio legale, si ritrovano Marco Cicchitti, in rappresentanza dell’Udc; Vincenzo (o Enzo) Pellegrini, per la Lega; Gilberto Testa, di Forza Italia e Maurizio Falcone per Fratelli d’Italia. "Un incontro - ha spiegato Testa (FI) in una recente intervista ad Abruzzowebtv -, a cui erano presenti anche Carmine Fioriti, Pasquale Zaccardi e Antonello Scarinci…, e in cui viene prospettata la possibilità delle dimissioni dell’assessore Giovanna Ceroli che non era presente all’incontro, ma mi veniva detto e confermato da Zaccardi, che invece c’era, che Ceroli avrebbe voluto staccarsi dall’amministrazione Borrelli, ma voleva da noi garanzie per una sua eventuale ricandidatura e ricollocazione in una lista di centro destra, diciamo trasverale".

Il 6 settembre precedente Pasquale Zaccardi si era dimesso da assessore dell’esecutivo Borrelli, avendo avviato dialoghi "con la componente di centrodestra" e in particolare con Scarinci, maestro di musica ed ex amministratore della seconda Giunta Cicchitti, che una parte del centrodestra, insieme ad una parte della vecchia sinistra, quella facente capo ad Angelo Staniscia, fino a quel momento vuole candidato a sindaco alla prossima tornata elettorale. A seguire, ad ottobre, ha rassegnato le dimissioni il presidente del Consiglio comunale, Enrico Flocco.

Scarinci, come già detto, è alla riunione di MonteMarcone. E che viene fuori? Un verbale di accordo in cui "le forze politiche" presenti "si impegnano a dar vita ad una lista civica allargata a tutti i soggetti politici alternativi alla maggioranza che regge l’attuale Giunta di Atessa, al fine di partecipare alle elezioni comunali 2022". 

Viene fuori che "le forze politiche" presenti "individuano in Antonello Scarinci il candidato a sindaco della lista civica di cui al punto precedente, salva emersione di una figura alternativa di alto profilo sulla quale le stesse forze politiche dovessero convergere e salvo raggiungimento di accordi in ordine al programma elettorale e alla rappresentnza politica in seno alla coalizione".

"Gli ulteriori aspetti organizzativi della costituenda lista civica - viene ancora scritto nell’atto - saranno al centro di successivi accordi allargati a tutte le forze interessate e al progetto".

Ma perché l'accordo di MonteMarcone abbia efficacia e raccolga l’adesione di tutte le parti in causa le condizioni sono due e cioè che "il consigliere Pasqualino Zaccardi" esca "dal gruppo consiliare "Uniti per Atessa" "e che l’assessore Giovanna Ceroli riconsegni le deleghe", quindi deve dimettersi e deve anch'ella lasciare "il gruppo consiliare "Uniti per Atessa"" e "il Partito democratico entro la prima metà di gennaio 2022".

E così sarà. Zaccardi si stacca da "Uniti per Atessa". E nella seconda metà di gennaio 2022 l'assessore alle Politiche sociali e alle Pari opportunità, Giovanna Ceroli, si dimette. Fuga dall'esecutivo Borrelli. Perché così ha deciso e voluto il centrodestra, che la controlla e con la quale ha in itinere altri accordi. Ceroli lascia la Giunta e il salviniano Pellegrini attacca l'amministrazione Borrelli, tentando di far cadere l'amministrazione comunale, e chiedendo le dimissioni del sindaco, che risponde picche insieme con "Uniti per Atessa". 

Il centrodestra, fino a questo punto, procede gonfie vele. Con Scarinci in poppa. Ma a sparigliare la faccenda sarà Cicchitti, che è quello che porta tanti voti, e che di Scarinci non vuole saperne. Cicchitti farà saltare il "Patto di MonteMarcone" che, nei mesi a seguire, diventerà carta straccia. Ma questa è un'altra storia.... 03 giu. 2022

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