'Gelmini e Carfagna da poco di buono a grandi statiste...':  è bufera su Marsilio

"Spiace vedere due care amiche come Mariastella Gelmini e Mara Carfagna fare quella scelta. Auguri per il loro percorso politico, dopodichè due persone che fino a ieri erano considerate delle poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore oggi sono due nobildonne e due grandi statiste che salvano il mondo e l'Europa dalla cattiva destra sovranista".

Sono le parole pronunciate a SkyTg24 dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio (Fdi), e che subito accendono lo sdegno della politica. Tra i primi a reagire c'è Carlo Calenda che proprio oggi ha tenuto a battesimo il debutto delle due ministre nel suo partito: "Marco Marsilio, un "uomo", anche presidente di Regione, che si esprime come Lei, dimostra di essere un piccolo troglodita", twitta. "Basita" si dice la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi che offre la propria solidarietà alle ex azzurre. Quelle di Marsilio, rimarca la sua collega a Montecitorio, Debora Serracchiani, sono "parole ignobili" nei confronti di "due bravissime colleghe, due donne con il coraggio che a molti manca". Per la senatrice del Pd, Stefania Pezzopane, Marsilio è semplicemente "vergognoso, inqualificabile, inaccettabile" e "con i suoi commenti beceri su Carfagna e Gelmini denota una incultura civile spaventosa. Una misoginia insopportabile".

L'indignazione corre in rete e coinvolge anche il senatore Pd Andrea Marcucci: "Diciamo che nella destra il nervosismo è alle stelle. Solidarietà alle due ministre". Laura Boldrini parla di "destra preistorica"; Monica Cirinnà di "emblema del sessismo disgustoso di certa destra". "Le offese del governatore della Regione Abruzzo di Fratelli d'Italia Marco Marsilio - scandisce infine il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio - sono inaccettabili e indecenti. Giorgia Meloni si scusi immediatamente e prenda le distanze". Fdi fa scudo al proprio governatore attaccando la sinistra che "mistifica" (Bignami), "strumentalizza" (Ferro), è "pocrita" (La Pietra). Ma a difendersi ci pensa anche il diretto interessato che in tarda serata tuona: "La sinistra ipocrita ha trattato e considerato fino a ieri la Carfagna e la Gelmini due zoc... che facevano carriera perché stavano vicine a Berlusconi e chissà come si sono guadagnate i gradi da ministre. Le ho sempre difese, perché le conosco e le apprezzo, e oggi quella stessa sinistra le considera sante".

E incalza: "Io denuncio l'ipocrisia della sinistra, che prende persone che ha dileggiato, insultato, utilizzando i suoi militanti del mondo della satira per demolire la reputazione di queste persone e oggi le usa come randello per dire che quelli buoni, i liberali scappano da questa destra becera, impresentabile. Mara Carfagna ha avuto la cortesia di chiamarmi, ci siamo chiariti. Può darsi che mi sia uscita male, ma metto in discussione il doppiopesismo e l'ipocrisia della sinistra. Sono stato per 30 anni al loro fianco, a difenderli, onorato della loro amicizia. Continuerò a difenderle... E a fare lo stesso con Renato Brunetta, altro mio amico - continua - che ha passato tutta la vita a doversi difendere dalle battute sul fatto che fosse un perfido nano, che odiava i lavoratori, che poteva essere dileggiato da Crozza, anche lui ora è diventato un santo, alto e bello". 29 lug. 2022

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