Tavares: 'Sevel resta pilastro centrale di Stellantis'. Ma il futuro dipende dal mercato

L'amministratore delegato del colosso Stellantis, Carlo Tavares, in Val di Sangro. E' atterrato intorno alle 8, in elicottero, in Sevel ad Atessa, realtà che il manager portoghese ha passato in rassegna. 

Breve confronto poi, intorno a mezzogiorno, con i rappresentanti sindacali. Scambio di battute che, a quanto pare, non ha dissipato dubbi sul futuro dell'azienda del Ducato in vista dell'avvio di un sito produttivo gemello in Polonia, a Gliwice, dove, a regime, si realizzeranno centomila furgoni all'anno.

L'ad - rileva la Fim Cisl-  "ha confermato che Sevel resta un pilastro centrale del gruppo Stellantis rimarcando che l'obiettivo dello stabilimento polacco sarà quello di aggredire i competitor Ford e Volkswagen". Non dovrebbe cambiare nulla, quindi, ma le dichiarazioni del Ceo non sono state ritenute abbastanza rassicuranti. Perché lui ha spiegato che "molto dipenderà dal mercato".

"La sua attenzione per gli stabilimenti italiani è preziosa -  dicono Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Nicola Manzi, segretario Uilm Chieti -. Siamo in verità preoccupati - aggiungono - per le potenziali ricadute su Sevel del nuovo stabilimento polacco, che realizza anch’esso il Ducato. Due fabbriche in Europa che producono il medesimo modello è di per sé qualcosa di pericoloso o per lo meno che richiede la massima allerta".

Nel suo giro "Tavares - evidenzia Domenico Bologna, segretario Fim Abruzzo e Molise - ha potuto constatare l'importanza dello stabilimento e dei diversi reparti e il grande contributo professionale dato dai lavoratori e dal sindacato, utili a costruire le condizioni che hanno permesso a Stellantis di conquistare la leadership nel settore dei veicoli commerciali".
"Nel breve colloquio - fa ancora presente - i delegati hanno chiesto chiarimenti riguardo alle prospettive future. Gli stessi inoltre, hanno chiesto risposta per gli oltre 700 somministrati, i quali, pur nel loro precariato perenne, sono a tutti gli effetti parte integrante dell'organico. E' stato sollevato anche il problema dei semiconduttori: la mancanza dei suddetti sta minacciando tutto il settore dell'automotive, causando lo stop della produzione su diversi turni anche in Sevel". Che, per questo, è stata già bloccata una settimana.

"La visita di Tavares è un fatto importate - sottolinea Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive Fiom Cgil e Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom Chieti -. Rimangono però incertezze sul futuro di Sevel e dell'indotto e il rischio occupazionale per i precari. E' urgente risolvere la questione degli oltre 700 interinali, attraverso stabilizzazioni e l'utilizzo del contratto di espansione per accompagnare alla pensione i lavoratori che ne hanno i requisiti". Riguardo ai semiconduttori "il Governo non può sottrarsi al confronto. Serve un provvedimento straordinario che si ponga gli obiettivi di investire sull'innovazione, di garantire l'occupazione e di impedire le delocalizzazioni". 

I sindacati auspicano "risposte positive", altrimenti scatteranno mobilitazione e sciopero. 07 sett. 2021

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