Lanciano. 'Si' a furgone elettrico prodotto in Sevel'. Parte ricorso contro la Faist
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Il futuro della Sevel di Atessa (Ch) secondo la Fim Cisl. "Il Ducato elettrico ci sarà entro il 2022 a conclusione del piano industriale Fca, che prevede un investimento di 5 miliardi di euro per 13 nuovi modelli, di cui 12 elettrici".

Lo annuncia a Lanciano (Ch), nella sede Cisl, Raffaele Apetino, coordinatore nazionale Automotive, reduce da un incontro con Fca, presente Amedeo Nanni, rsa Sevel. "Ci fa piacere che l’azienda, come ha confermato l’amministratore dell’area Emea, Pietro Gorlier, inizi il passaggio verso l’elettrico - afferma  Apetino -. La normativa Ue del 2025 impone alle imprese di avere anche la variante elettrica al motore tradizionale. La Sevel è avanti. Ma se il Governo non investirà nel settore sarà uno sforzo vano. In Italia ci sono 7mila colonnine (molte a ricarica lenta di 6 ore) a fronte di 22.500 distributori di carburanti".

Sulla produzione del Ducato in Polonia da parte di Psa, Apetino dice: "Non ci spaventa se fa solo i furgoni extralunghi per Opel e Vauxhall. Quanto ai nuovi 17 turni in Sevel  l’organizzazione del lavoro spetta all’azienda, noi cerchiamo di migliorare le condizioni dei dipedenti".

In Sevel c’è anche attesa per eventuali problemi legati al Covid 19. "Fca ha chiuso fabbriche in Cina, e presto in Serbia - aggiunge Apetino - e in Sevel a giorni si farà il punto della situazione per l’approvvigionamento di centraline elettriche dalla Mta di Codogno, che è ferma. Lo stock di magazzino per ora c’è".

Nella fabbrica della Val di Sangro la prevenzione al Coronavirus è evidenziata, per chi entra, dalla firma e autocertificazione dei propri spostamenti nel check di accesso. Per i lavoratori niente mascherine ma maggiori distributori per lavarsi le mani.

Da oggi i dipendenti Sevel percepiscono anche i premi di produzione suddivisi in tre fasce, quella media è di 1.340 euro, oltre a 144 euro di aumento contrattuale.

In merito alla vertenza Faist, con 16 dipendenti licenziati, la stessa Fim annuncia per domani la presentazione al tribunale di Lanciano (Ch) del ricorso per condotta antisindacale attraverso l’articolo 28. Il tavolo al Mise è poi previsto a marzo. Saltato infine il tavolo di concertazione alla Regione prevista per domani, venerdì. L’azienda ha di nuovo rinviato. Della Faist si tornerà a parlare lunedì 2 marzo, alle 15, nella sede di Confindustria, a Mozzagrogna.

Walter Berghella 

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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