La sua attività di ricerca per la cura del cancro è mossa dalla triade “Intuizione, curiosità e umiltà”. 

Il "Frentano d’Oro" quest’ anno è stato assegnato al fisico e immunologo Fabio Luciani, 51 anni, originario di Lanciano (Ch), professore ordinario di Immunologia e machine learning all’Università of New South Wale di Sidney.

Luciani succede alla flautista Vilma Campitelli e l’ambito premio gli verrà conferito il prossimo 5 luglio, ore 19, al Polo Museale Santo Spirito.

A Palazzo degli Studi c’è stato l’annuncio ufficiale del conferimento del riconoscimento, presenti il presidente dell’omonima associazione che organizza il Premio, Stefano Graziani; il coordinatore Mario Giancristofaro; il sindaco, Filippo Paolini; l'assessore alla Cultura, Danilo Ranieri, e la vice presidente Manuela De Benedictis, figlia dello scomparso ragioniere Ennio De Benedictis, fondatore del Premio.

Il prestigioso premio viene assegnato a una persona nata nella Frentania che nel campo delle scienze, cultura, musica, arte, economia e delle profession isi è resa benemerita dando lustro e prestigio alla sua terra d’origine in patria e nel mondo.

Nel corso della presentazione Luciani ha raccontato: “Nel 1998, nel primo anno de "Il Frentano d’Oro", io ero un giovane all’università e dicevo: 'Magari un giorno lo prenderò anch’io'. Ora è successo davvero. E' una grande emozione”. Lo scienziato ha pure sottolineato il legame profondo che mantiene con la sua città natale, nonostante la distanza geografica aggiungendo: “Lanciano è anche in Australia. Nei primi anni andavo a mangiare la pasta e la carne con famiglie di qui per sentirmi a casa. Torniamo appena possiamo, anche per far crescere i miei figli in contatto con le loro radici”.

Illustrando l’impegno del suo team di ricerca ha rimarcato: "Negli ultimi anni ci stiamo focalizzando sulle malattie autoimmuni rare, che rendono la vita di tante persone un calvario. Lavoriamo con l’intelligenza artificiale per identificare le cellule responsabili, integrando dati genetici, immunologici e ambientali. Il nostro obiettivo è non solo diagnosticare, ma curare queste patologie. L’intelligenza artificiale in medicina avrà presto un impatto notevole per aiutarci a curare i tumori meglio di qualsiasi altra terapia. La chemioterapia scomparirà".

Da piccolo, a Lanciano, Fabio Luciani ha anche coltivato gli orti di famiglia in contrada Sant’Egidio e la madre Rita, ha posseduto dal 1963, fino a pochi giorni fa, uno storico negozio di ortofrutta in corso Roma. 06 mag. 2025

WALTER BERGHELLA 

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