Per una sentenza passata in giudicato, è stato arrestato dai carabinieri di Casoli (Ch) per scontare la condanna a 4,5 anni di reclusione dopo la pena inflitta dalla Corte d’ Appello che è seguita alla pena inflitta in primo grado a Lanciano del 9 gennaio 2023.
Per un uomo di 33 anni, di Altino (Ch), si sono ora aperte le porte del carcere di Chieti dove è stato associato per finire di scontare circa quattro anni rimanenti per le accuse di stalking, atti persecutori, minaccia e violenza privata.
Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Lanciano. Il giovane venne arrestato il 23 marzo 2021. L’imputato è stato difeso dagli avvocati Gaetano Pedullà e Lucia Di Battista. L’uomo, operaio, si era innamorato di una ragazza, all'epoca di 20 anni, residente a Perano (Ch), e a tutti i costi voleva che lei fosse disposta ad avere una relazione, ma lei l’aveva respinto dopo una breve frequentazione. Dopo il rifiuto il giovane aveva iniziato a tempestarla di messaggi su whatsapp chiedendo continui incontri e rapporti intimi. La vittima, messa allo stremo, anche psicologicamente, denunciò i fatti quando lo spasimante pensò di ricattarla, prospettandole la pubblicazione su internet di un falso video a sfondo sessuale, falsamente riconducibile a lei, qualora non avesse acconsentito alle sue richieste. In paese affisse pure manifesti diffamatori contro la donna, in cui invitava le persone ad andare a guardare su internet e cliccare il nome di lei, di cui ha reso noto anche il numero di telefono. Ma il fimato sul web non c’era perché di fatto era inesistente. Durante le indagini e a seguito di perquisizione dell’auto dell’indagato, i carabinieri rinvennero il pennarello utilizzato per scrivere i manifesti e la colla vinilica per la loro incresciosa affissione.
L’uomo ha sempre negato di avere affisso i manifesti e sostenuto che i materiali trovati in macchina li aveva da tempo e non li aveva mai usati per ricattare la ex. Per impietosire la ragazza le disse poi di avere un tumore alla gola e di essere in ospedale prossimo a morire. Per i carabinieri: "L’attività condotta afferma il costante impegno nella prevenzione e repressione dei reati sul territorio, con particolare attenzione ai delitti contro la persona e alla tutela delle vittime di condotte persecutorie e violente". 12 feb. 2025
WALTER BERGHELLA
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