L'estate della grande sete in Abruzzo.
L'emergenza idrica diventa sempre più drammatica, soprattutto in provincia di Chieti e, in particolare, nel Vastese. Qui diversi Comuni, dove l’acqua non c’è quasi più, hanno predisposto punti di prelievo dove i cittadini possono rifornirsi dalle autobotti. E qui stanno arrivando, oltre alle autobotti del gestore idrico Sasi, anche quelle della Protezione civile e una dell’Esercito, degli Alpini (vedi foto). I centri più in sofferenza, e da rifornire, sono San Buono, Gissi, Monteodorisio, Cupello, Tornareccio, Furci, Torrebruna...
Sono sette le autobotti fornite dalla Protezione civile regionale. “Sono - spiega, ad Abruzzolive.tv, Mauro Casinghini, direttore dell'Agenzia di Protezione civile Regione Abruzzo - mezzi antincendio che stiamo mettendo a disposizione nei momenti meno caldi della giornata per supportare la popolazione che non ha acqua. Naturalmente - aggiunge - non si tratta di acqua potabile. Sono tre autobotti grandi, che contengono da 12 mila a 31 mila litri, e quattro più piccole”.
Nel frattempo la Protezione civile sta preparando l’istruttoria che poi, a firma del presidente della Giunta, Marco Marsilio, sarà inviata alla Protezione civile nazionale per chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza.
Intanto la Regione, dal 12 agosto, ha attivato un tavolo di lavoro proprio per predisporre la richiesta di emergenza idrica nazionale, riconoscendo che il nostro territorio è tra i più colpiti.