Coronavirus. Lanciano. Il centro medico 'Madonna del Ponte': 'Così ci siamo attrezzati contro il Covid-19'

Ancora un sospiro di sollievo al centro medico "Madonna del Ponte" di Lanciano (Ch) dove tutti, amministrativi e personale, per maggior sicurezza, pur non essendo necessario, hanno ripetuto il tampone. Sono negativi.

"Qualche giorno fa sono intervenuto per spiegare la vicenda legata ai quattro contagi che si sono verificati qui e per dire che dopo i tamponi e le ulteriori sanificazioni l'attività era ripresa in sicurezza e i pazienti potevano stare tranquilli – sottolinea Moreno Camponetti, amministratore unico della struttura – purtroppo, sarà per il periodo che vede anche Lanciano con qualche focolaio Covid, i timori e qualche preoccupazione di troppo sembrano persistere. Qui al Centro contiamo ogni anno 60-70 mila accessi, un numero che dice in maniera inconfutabile il ruolo che questa struttura riveste per il territorio e non solo. Ribadire, quindi, la sicurezza dell'attività lo ritengo non solo importante ma doveroso. Siamo in prima linea dal marzo scorso, dall'inizio dell'emergenza da coronavirus, abbiamo cercato soprattutto di non trascurare i pazienti affetti da altre patologie e che al problema della loro malattia aggiungevano, e tuttora aggiungono, la paura di infettarsi e aggravare la propria condizione. Purtroppo non c'è solo la pandemia – continua Camponetti – e noi di questo siamo consapevoli, perciò abbiamo aumentato le sedute degli esami anche quelli con mezzo di contrasto e le visite specialistiche".

In effetti i malati oncologici, quelli affetti da problemi cardiovascolari o da altro in questi mesi si sono sentiti quasi trascurati, con visite rinviate ed esami rimandati. Una situazione di evidente difficoltà, ma il diritto alla salute e alla cura è un diritto di tutti anche se questa emergenza crea inevitabilmente ripercussioni e rischia di complicare ulteriormente la vita di chi già combatte battaglie difficili.

"Il nostro Centro è considerato a rischio basso nella classificazione effettuata dalla Regione – spiega Camponetti –; abbiamo sempre dato grande importanza alla prevenzione e all'informazione e vogliamo continuare a privilegiare questi aspetti. Stiamo proseguendo in tranquillità e sicurezza, garantendo a tutti la consueta attenzione e cura. Tengo a precisare che la sicurezza non è garantita solo dalle sanificazioni che svolgiamo secondo le prescrizioni di legge; la nostra è una struttura di 3.500 metri quadrati, il distanziamento è assicurato e gli ingressi e le uscite sono diversificate. Effettuiamo anche la consegna dei referti via email grazie al nostro sistema informatico, così da alleggerire il numero delle presenze; ci sono radiologi che eseguono i referti a distanza, abbiamo inoltre attuato lo smart working. Siamo anche in condizioni di fornire una password al paziente che quindi può utilizzarla per avere tutte le informazioni relative alla propria cartella clinica. Da sempre cerchiamo di agevolare e favorire il percorso di cura di ogni paziente".

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