"Prima ancora di invitare le imprese alla procedura negoziata per la realizzazione del Covid hospital di Pescara, è stata verificata la loro iscrizione alla White list, la banca dati nazionale antimafia che certifica la rispondenza a requisiti professionali ed etici".

Così Marco Marsilio, presidente della Giunta regionale, in videoconferenza su Facebook, replica alle polemiche innescate dalla società Edilfrair, di Gianni Frattale, azienda seconda classificata nella gara d'appalto dell'ospedale, che aveva posto una serie di interrogativi in merito alla correttezza della procedura, chiedendo, in particolare, se l'imprenditore Antonio Colasante, titolare dalla società vincitrice , la Omnia Servitia, risultasse iscritto nella white list della Prefettura di Pescara come richiesto nella lettera d'invito.

"Nonostante le procedure d'urgenza garantite dal Governo mi avrebbero consentito di procedere all'affidamento diretto per la realizzazione dell'ospedale Covid - aggiunge Marsilio - abbiamo deciso di indire una procedura negoziata tramite l'Aric, che si è svolta con la massima trasparenza, invitando 11 operatori, dunque più del doppio rispetto al numero prescritto dalla legge".

"Nessuno - prosegue - può pensare che non verrà portato a termine questo cantiere, avviato con una procedura regolare, rispetto alla quale è stato applicato il principio del maggiore ribasso, che è quello più oggettivo". Marsilio entra poi nello specifico, replicando indirettamente a Frattale, che aveva definito "illegittime e strumentali" le richieste di approfondimento avanzate dalla Commissione di gara. "Ci siamo presi 36 ore di tempo per le verifiche di congruità dell'offerta - ha detto - e proprio nell'eventualità che le spiegazioni del primo classificato non fossero state ritenute congrue, sono state chieste spiegazioni anche al secondo, in previsione del fatto che se mai fosse stato escluso il primo, eravamo già pronti senza perdere un'altra giornata di tempo". Infine Marsilio spiega che "la Commissione ha ritenuto congrue le motivazioni del ribasso dell'impresa vincitrice, anche alla luce del fatto che quell'impresa già lavora nell'ospedale di Pescara, ottimizzai costi di una parte del personale e della logistica e ha dichiarato di non avere intenzione di fare margini di guadagno". 

"Chi tenta di gettare fango e fare illazioni sull'onestà, la trasparenza e le modalità con le quali abbiamo affidato questo incarico e questa opera, si sciacqui la bocca e faccia attenzione a quello che dice, perché quello che stiamo leggendo è al vaglio dei nostri uffici legali e non tollereremo polemiche di basso livello".

 "Non so - sottolinea ancora il governatore - se la ditta arrivata seconda vorrà fare ricorso: di certo questa impresa riceverà dall'Aric le delucidazioni necessarie, che saranno esaustive e soddisfacenti. Nel caso ci sia il ricorso - ha aggiunto - saranno i tribunali a decidere". 

"L’ospedale - conclude - si fa dove serve e i dati dimostrano che le aree metropolitane della costa hanno subito il maggior contagio, tanto è vero che la provincia di Pescara, dopo avere assorbito due terzi dei malati nella prima fase, attualmente conta circa la metà dei positivi". Circostanza che induce Marsilio a scagliarsi contro "la grettezza e la miopia dei campanili, che una parte importante della classe politica regionale si porta da troppo tempo in dote".

Sulla questione interviene anche l'ufficio legale della Omnia Servitia, con una diffida in cui ribadisce che l'impresa "è regolarmente iscritta nella white list della Prefettura" e dunque stop "alla diffusione di dubbi inesistenti" ma "fortemente lesivi". 

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