Coronavirus. Atessa. Da domani scatta la didattica a distanza. Da mercoledì nel resto d'Abruzzo

Didattica a distanza da domani ad Atessa. E' stato deciso a seguito del Dpcm a firma di Conte e dell'ordinanza numero 92 del presidente della Regione, Marco Marsilio.

Scuola da casa, quindi, per le superiori da domani nella città sangrina, e da mercoledì in altri istituti d’Abruzzo. "Mi dispiace per gli studenti, - dice il sindaco Giulio Borrelli - che finalmente si erano ritrovati tra i banchi dopo tanti mesi, e per i docenti, il personale scolastico e comunale, che hanno lavorato durante tutta l’estate per permettere la riapertura, accogliendo i ragazzi e le ragazze a braccia aperte soltanto un mese fa. Arriveranno tempi migliori ma, per il momento, la strada è ancora in salita. Raccomando a tutti la massima responsabilità e collaborazione. La chiusura delle scuole superiori non attenua la diffusione del virus, se ci si continua a frequentare senza l’osservanza delle misure anti-Covid. La polizia municipale e i carabinieri, che ringrazio, hanno intensificato la vigilanza. Evitiamo di costringerli a verbali e multe".

Il provvedimento di Marsilio prevede "ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19", tra cui la didattica a distanza per le scuole superiori e l'università. "Una misura - spiega il governatore - che si è resa necessaria per ridurre le situazioni di assembramento e di conseguente, potenziale, contagio. Non ho aggiunto la seconda misura suggerita, che chiedeva la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi (escluso alimentari e servizi essenziali), - continua Marsilio -. Con il Dpcm, Conte ha praticamente chiuso un numero importante e significativo di attività, con un regime orario che produce un 'coprifuoco' di fatto, seppur non dichiarato. Con il Governo ci siamo confrontati tutta la giornata di sabato scorso: le Regioni avevano chiesto, tutte insieme, di 'destra' o di 'sinistra', di consentire l'attività di ristorazione fino alle 22, ed espresso forti perplessità sui criteri che portavano alla chiusura di palestre, cinema, teatri, piscine".  26 ott. 2020

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