Caro bollette. Sindaco L'Aquila: 'Emergenza Comuni non si risolve tagliando energia a cittadini'

"Il Comune dell’Aquila nel 2021, per le bollette, ha speso 11 milioni di euro e, nel 2022, prevedendo già i rincari, ha incrementato del 20% lo stanziamento in uscita”.

Così il sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, questa mattina, nel corso di un’intervista su SkyTg24, con ospite anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, sul tema del caro energia e del caro bollette.

"Quest’anno, - ha spiegato - ci siamo attestati intorno a 13 milioni di euro, ma a luglio abbiamo dovuto fare una ulteriore variazione di bilancio da 6 milioni. Di fatto, quindi, abbiamo aumentato le spese per l’energia dell’80%, per un totale di 8 milioni di euro. Dallo Stato abbiamo avuto come ristoro fino ad oggi, compreso il decreto Aiuti Ter, circa 1 milione di euro. I 7 milioni residui li dobbiamo recuperare: in parte ci siamo riusciti attraverso l’applicazione dell’avanzo di amministrazione, - ma questa misura non si può usare tutti gli anni -, dall’altro abbiamo dovuto fare tagli trasversali".

"E' del tutto evidente - ha fatto presente - che l’emergenza non si risolve tagliando l’energia ai cittadini: sarebbe un vortice al ribasso che non farebbe altro che mortificare il tenore di vita delle famiglie e l’economia in generale. Serve una manovra nazionale perché non si possono scaricare sugli enti locali misure draconiane. La soluzione è la comunione d’intenti tra i Paesi membri dell’Unione Europea verso un’azione congiunta che ponga un limite a questa continua corsa al rialzo con le relative speculazioni finanziarie, soprattutto in una fase in cui alcune aziende energetiche o petrolifere dichiarano incrementi semestrali di profitti incredibili. Da un lato bisogna porre un freno alla continua immissione di risorse, dall’altro evitare di indebitare ulteriormente le casse nazionali". 07 ott. 2022

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