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Pescara - Musica ed arte barocca di scena all'auditorium del conservatorio "Luisa D'Annunzio" di Pescara, il prossimo 14 novembre, dalle 17. "Pittura e musica - viene spiegato in una nota - si sveleranno in maniera sorprendente e suggestiva attraverso le performance dello storico dell'arte Giovanbattista Benedicenti e il musicista Massimo Salcito, titolare della cattedra di clavicembalo presso lo stesso conservatorio". Si tratta del primo appuntamento ufficiale del progetto "300 volte Couperin", ideato e organizzato da Salcito, per il tricentenario della pubblicazione de "L'art de toucher le clavecin" del compositore e clavicembalista francese Francois Couperin, progetto presentato e avviato lo scorso 20 ottobre.

 “Non è un caso – spiega Salcito - che il primo dei numerosi appuntamenti del progetto Couperin venga dedicato ad uno speciale incontro riservato alle discipline della storia dell’arte e dell’iconografia musicale. Nell’era della comunicazione globale c’è infatti una certa difficoltà ad accettare l’idea che anche il repertorio genericamente identificato come quello della “Musica antica” abbia seguito, nella propria evoluzione, regole e convenzioni della società che l’ha generata, e quindi rispecchi modelli e contenuti tipici della forma comunicativa più in voga nella storia dell’umanità, quella visiva. L’anomalia, in buona parte italiana, è che tale prospettiva non venga ancora completamente accettata dagli esperti del settore, musicisti professionisti in primis. Non potendo in questa sede approfondire un complesso fenomeno sociale e culturale, - aggiunge il docente - mi limiterò a constatare come tranne in poche realtà nazionali (Bologna, Cremona le principali; poi altre esperienze ad Urbino, Roma, Palermo e poche altre città) le collaborazioni tra storici dell’arte e musicisti siano di fatto ancora minime oppure inesistenti. C’è un evidente danno per entrambe le parti, visto che ognuno dei due interpreti, il musicista e lo storico dell’arte, di fatto è privo, nel proprio background formativo, delle informazioni minime di base per interpretare l’altra metà del fenomeno artistico – musicale che ha davanti agli occhi in quel momento. Limiti di lettura paradossali ma, com’è possibile immaginare, dalle eclatanti conseguenze. L’incontro del 14, aperto a tutti, vuole essere una occasione, si spera proficua, di ideale riavvicinamento tra le due visioni. Un secondo e paritario obiettivo consiste nel presentare tali chiavi di lettura al grande pubblico”. 

Benedicenti ha insegnato storia dell’arte presso l’Università di Siena, la Boston University (sede di Padova), l’Università Internazionale dell’Arte di Venezia e il Liceo Artistico statale di Brescia. Attualmente è docente del Liceo classico “D’Annunzio” di Pescara. Autore di numerose pubblicazioni sull’arte moderna e contemporanea, ha ricevuto importanti premi e riconoscimenti accademici da parte di vari enti come la Fondazione Longhi di Firenze, la Fondazione Cini di Venezia e il Courtauld Institute of Art di Londra. 12 novembre 2016 @RIPRODUZIONE VIETATA

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