Coronavirus. Lanciano. La carica dei 150... Gli imprenditori uniti: 'Lavorare per una città accogliente'
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"Lanciano città del sorriso": è quello che chiedono. E' la carica dei 150... Sono in tanti. Sono i titolari di micro, medie e piccole imprese, del turismo, del commercio e dei servizi, della città, che si sono messi insieme, in un comitato spontaneo, "per costituire un'unica forza".

Questa mattina, alla vigilia della riapertura dopo il lockdown, una delegazione, nel rispetto delle misure di sicurezza Covid 19, ha incontrato una rappresentanza della giunta comunale, capitanata dal vice sindaco Giacinto Verna, per la consegna di un documento in cui si chiede un incontro urgente "per lo studio di misure a sostegno della sicurezza sanitaria, dell’economia del territorio frentano e della sua vocazione imprenditoriale". Portavoce del gruppo Giuseppe D'Autilio, titolare dell'omonima storica rivendita di calzature lungo corso Trento e Trieste: "Ricominciare è difficile - dice - ed è un'incognita. Bisogna lavorare insieme". 

Ma quali le proposte? "Decoro - fanno presente - e principio dominate dell'accoglienza… Lanciano sia "città del sorriso"; no allo stato di polizia ma educazione alla civica convivenza e al rispetto delle regole. E poi "parcheggi gratuiti e ripristino ed individuazione di alcune aree a tale servizio, anche in considerazione del trasporto pubblico attualmente ridotto (vedi per esempio Valle della Pietrosa) almeno fino alla soluzione globale della pandemia".

Sollecitata la "sospensione di tutte le Ztl, fino a risoluzione dell'emergenza coronavirus, con gestione flessibile che favorisca alle attività commerciali e ai pubblici esercizi l’uso in orari stabiliti". Vogliono, poi, la "distribuzione gratuita di una mascherina da parte di un operatore nelle principali aree di parcheggio o quando si lascia la bici. Realizzazione in centro ed in altri punti strategici della città di uno o più punti di custodia gratuita delle biciclette. Realizzazione di piccole isole ecologiche Covid-19 in zone di maggior afflusso per la raccolta differenziata e sicura di dispositivi di protezione, guanti e mascherine. E appositi cestini nelle zone pedonali".

Gli imprenditori chiedono che "il sindaco, Mario Pupillo, faccia appello ai proprietari degli immobili delle attività produttive e professionali della città invitandoli a calmierare gli affitti e a condividere in qualche misura il rischio d'impresa con i loro locatari (affitti ridotti e aggancio ai fatturati)". E, ancora, "suolo pubblico gratuito per bar, ristoranti e per tutte le attività produttive in genere. Distribuzione di buoni acquisto comunali (per le famiglie bisognose) da spendere nelle micro imprese cittadine. Moneta territoriale".

Secondo i firmatari del documento è poi necessario istituire una "consulta permanente tecnica, legale e operativa di sostegno alle attività produttive, senza gettoni di presenza e con la partecipazione della rappresentanza di ogni forma aggregata di micro imprese". Servono "sgravi fino all'esenzione, proporzionali ai danni ricevuti, al calo dei fatturati e sino al ritorno all’equilibrio economico e alla redditività… di Tari, Irap, addizionali Irpef (comunale e regionale), Imu e Tasi e di tasse locali e regionali. Semplificazione e composizione bonaria (così come previsto dagli attuali decreti del Governo) di tutte le controversie relative al punto e di quelle di competenza comunale".

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