Agricoltura. Crisi del settore olivicolo: in piazza a Roma i gilet arancioni. Anche dall'Abruzzo
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Le gelate e il maltempo in generale,  ma anche la mosca olearia e la xylella, l'anno scorso, sono costati agli olivicoltori quasi un miliardo di euro, a causa del dimezzamento della produzione dell'olio, con un -57%. E così tante aziende di settore sono in crisi. Di qui la protesta di circa cinquemila agricoltori, i cosiddetti "gilet arancioni", oggi a Roma.  Sono arrivati, in piazza Santi Apostoli, da Abruzzo, Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia, Campania e Toscana. Tutti insieme hanno chiesto al Governo interventi immediati che diano fiato al comparto. Sono stati chiamati a raccolta da Coldiretti, ma in piazza c'erano anche le sigle Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol, Uci. Hanno scelto il giorno di San Valentino in nome dell'amore per la terra e per gli ulivi.

"Siamo stati costretti a venire nella capitale -ha denunciato il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli - per spingere i politici a prendere provvedimenti urgenti a favore di un settore in ginocchio. Chiediamo - ha aggiunto - un decreto legge d'urgenza e risorse per le gelate dell'anno scorso  e per la xylella. Aziende olearie e frantoi  devono essere aiutate, anche perché si tratta di uno dei prodotti di punta del made in Italy". 

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