Traffico di droga: arresti tra Pescara e Ortona. Blitz al quartiere Rancitelli

Droga acquistabile in qualsiasi momento, sempre pronta all'uso e al costo di pochi euro. Retata, questa mattina, da parte dei carabinieri di Pescara, all'interno del complesso di edilizia popolare denominato 'Ferro di Cavallo' nel quartiere 'Rancitelli' a Pescara, in via Tavo. Decine i militari  in azione, anche con l'elicottero. 

Sono 10 gli arresti effettuati tra Pescara e Ortona, per 14 indagati complessivi: in carcere personaggi, tra i quali diverse donne e rom, che gestivano un fiorente giro di stupefacenti, eroina, cocaina e "speedball", miscela di eroina o morfina con cocaina e crack. L'operazione è stata denominata "Iron horse" ("Cavallo di ferro"). 

In carcere sono Valentino Spinelli, 28 anni, già recluso per aver sparato dal balcone di casa sua contro due fratelli romeni che erano andati a rifornirsi da lui e per aver aggredito e pugnalato un altro cliente senegalese; Luigi Paesano, 49 anni; Maria Spinelli di 52 anni; Dino Renzetti, 45 anni, di Ortona (Ch); Giovina Candeloro, 34 anni; Giulia Spinelli, di 41, e Angela Morelli, di 28; Tamara Rech, 26 anni. Due i ricercati.

Durante le indagini è stato recuperato oltre mezzo chilo di droga. Per il vice presidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari, dei Cinque Stelle, i blitz non bastano. "Il Ferro di Cavallo - afferma - è un problema non solo locale, ma nazionale e pertanto occorre un presidio fisso h24 delle forze dell'ordine, ovvero carabinieri, polizia di Stato, Guardia di finanza, e se occorre, anche l'esercito, perché dopo le operazioni, i blitz e gli sgomberi, il giorno dopo torna tutto come prima".

Per l'ex sindaco Marco Alessandrini, i problemi ci sono, ma "Pescara non è Scampia: a Rancitelli - dice - c'è una situazione difficile specie in alcuni palazzi, ma non posso non notare che ci sono forze, anche televisive, che nei mesi hanno fatto del sensazionalismo, e che alcuni hanno fatto della sicurezza l'argomento centrale alimentando la... società della paura". 

Per il sindaco Carlo Masci "è evidente che in questa zona della nostra città esiste un problema di degrado e di disagio sociale che bisogna superare. Lo Stato c'è ed e presente, ma oltre a quello che si sta facendo grazie al lavoro delle forze dell'ordine - ribadisce il primo cittadino - bisogna puntare sulla riqualificazione della zona per ricostruire un tessuto sociale". 

"Bisogna applicare la Legge regionale 96/96 che prevede la decadenza del diritto all'alloggio per chi commette reati. Bisogna colpire i boss e chi è al vertice dello spaccio di droga e non solo sgomberare gli abusivi", sostiene don Massimiliano De Luca, parroco della chiesa degli Angeli Custodi e da anni in prima linea per la legalità nei quartieri di Fontanelle e Rancitelli.

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