Emergenza idrica. Nel Vastese autobotti dell'Esercito e della Protezione civile
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L'estate della grande sete in Abruzzo.

L'emergenza idrica diventa sempre più drammatica, soprattutto in provincia di Chieti e, in particolare, nel Vastese. Qui diversi Comuni, dove l’acqua non c’è quasi più, hanno predisposto punti di prelievo dove i cittadini possono rifornirsi dalle autobotti. E qui stanno arrivando, oltre alle autobotti del gestore idrico Sasi, anche quelle della Protezione civile e una dell’Esercito, degli Alpini (vedi foto). I centri più in sofferenza, e da rifornire, sono San Buono, Gissi, Monteodorisio, Cupello, Tornareccio, Furci, Torrebruna...

Sono sette le autobotti fornite dalla Protezione civile regionale. “Sono - spiega, ad Abruzzolive.tv, Mauro Casinghini, direttore dell'Agenzia di Protezione civile Regione Abruzzo - mezzi antincendio che stiamo mettendo a disposizione nei momenti meno caldi della giornata per supportare la popolazione che non ha acqua. Naturalmente - aggiunge - non si tratta di acqua potabile. Sono tre autobotti grandi, che contengono da 12 mila a 31 mila litri, e quattro più piccole”.

Nel frattempo la Protezione civile sta preparando l’istruttoria che poi, a firma del presidente della Giunta, Marco Marsilio, sarà inviata alla Protezione civile nazionale per chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza.

Intanto la Regione, dal 12 agosto, ha attivato un tavolo di lavoro proprio per predisporre la richiesta di emergenza idrica nazionale, riconoscendo che il nostro territorio è tra i più colpiti.

"In questo momento, ciò che conta - dicono in una nota Tiziana Magnacca, assessore regionale e Francesco Prospero, consigliere regionale - è che ai cittadini e alle attività produttive manca l'acqua, un bene essenziale per la vita quotidiana. I cittadini sanno bene a chi pagano le bollette, e quindi è evidente chi deve intervenire.
Invece di alimentare polemiche sterili, è fondamentale trovare soluzioni pratiche e immediate. È per questo che sosteniamo i sindaci nel loro sforzo quotidiano al servizio della comunità. Le azioni immediate devono includere l'acquisizione di acqua, acquistandola da altre sorgenti o richiedendola ai territori vicini, per poi distribuirla nei comuni più piccoli del medio Vastese e nei quartieri dei centri più popolosi della costa".
 
La Prefettura ha attivato una task force. Inoltre, il consorzio di bonifica e l'Arap "stanno lavorando a pieno regime per garantire approvvigionamenti adeguati per l'agricoltura, l'industria e parte della popolazione sotto la propria competenza.
Superare l’attuale situazione di emergenza - concludono - è la nostra priorità assoluta. Tuttavia, al tempo debito, sarà necessario discutere delle responsabilità e delle progettualità future per evitare che questa crisi si ripeta, garantendo una gestione più efficace e sostenibile della risorsa idrica in Abruzzo". 16 ago. 2024
 
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