Il supercarcere di Lanciano (Ch) rilancia sulla cultura, per un miglior trattamento dei 260 detenuti e intanto c’è il cambio al vertice della struttura: da Cagliari è infatti giunta la nuova direttrice, al suo primo incarico, Daniela Moi (nella foto), che subentra a Mario Silla, che lascia Lanciano dopo quattro anni e che prenderà incarico nella sezione femminile di Rebibbia.
Moi, che ha svolto ruoli anche nel Dipartimento di Cagliari, giunge dalla segreteria del carcere di Sassari. Il suo arrivo è coinciso con la convezione tra la direzione del carcere di massima sicurezza e Comune di Lanciano per il rilancio delle attività della biblioteca interna, forte di oltre 4mila volumi e che lavora a stretto contatto con la biblioteca comunale “Liberatore” tra le più grandi e prestigiose d’Abruzzo. Accordo, di cui si è occupato la dirigente Giovanna Sabbarese, firmato stamattina in municipio tra il sindaco Filippo Paolini e Silla.
La convenzione vuole favorire quanto più possibile la diffusione dei servizi culturali fra i detenuti, di cui il 70% usufruisce della lettura di libri, e costituisce una forma di partecipazione della comunità esterna all’attività trattamentale, diretta da Crizia Stella. Un successo che va rinverdito dopo che la biblioteca del carcere, nata nel 2016, è stata ferma dal periodo Covid e ora è stata anche ristrutturata con tre aule appositamente adibite. Il Comune finanzia con 6 mila euro l’anno e altrettanti la direzione carceraria di Villa Stanazzo.
I detenuti saranno formati nella gestione della biblioteca a partire dalla catalogazione dei libri e si punta ad entrare nella rete nazionale delle biblioteche, grazie anche a un grande lavoro formativo da parte di Gianvincenza Di Donato e Rosa Luciano. Attraverso una start up gestirà tutto una cooperativa. Attraverso la cultura si crea dunque un ponte tra dentro e fuori le sbarre, con il luogo di detenzione che vuole aprirsi sempre più al territorio.
"Leggere fa bene – ha detto il sindaco - e ci sarà una struttura più ricca per creare nuove opportunità". Per il vice sindaco Danilo Ranieri: "Un invito anche a far leggere gli stranieri". Per il direttore Silla: "Si tratta di un nuovo punto di partenza. Negli anni passati la biblioteca è stata anche premiata a livello nazionale". La direttrice appena arrivata promette: "Con le nuove progettualità proseguirò nel solco della collaborazioni col Comune e altre attività". La dirigente Sabbarese chiude: "La biblioteca è una finestra sul mondo esterno".
Quanto all’attività dell’area trattamentale attualmente ci sono in semilibertà 7 detenuti, 3 all’esterno, impegnati in vari lavori, anche la cura del verde. Nei laboratori interni la Dolciaria D’Orsogna impiega sette detenuti assunti e saranno presto riattivate altre attività artigianali e manuali. 13 gen. 2025
WALTER BERGHELLA
@RIPRODUZIONE VIETATA