Coronavirus. 46 sindaci frentani e della Val di Sangro a Marsilio: 'Gestione più snella e spedita dei tamponi'

Di nuovo in campo. 46 sindaci della Val di Sangro e della zona frentana hanno inviato una lettera al presidente della Regione, Marco Marsilio, nella quale elencano le esigenze dei Comuni per far fronte all'emergenza Coronavirus.

"L'evoluzione del numero degli infettati,  - viene scritto -, ci lascia in forte apprensione per la sorte dei nostri concittadini. Riteniamo pertanto che vada profuso il massimo sforzo per contrastare sia il contagio che la malattia, atteso che gli strumenti disponibili sono del tutto insufficienti. L’impreparazione del nostro sistema sanitario - fanno presente - era nota, sia per i tagli degli ultimi venti anni sia perché tutte le strutture ospedaliere sono specializzate nel trattamento delle malattie croniche".

E, allora, ecco le richieste "che nascono dall’esperienza quotidiana. In primo luogo chiedono una "gestione più snella e spedita dei tamponi, in particolare appare evidente che nei casi di Covid19 acclarati il tampone va esteso immediatamente a tutta la famiglia. Contestualmente - vienne aggiunto - la famiglia deve essere messa in quarantena automatica, senza attendere le comunicazioni dello Iesp (che per ovvi motivi arrivano con forte ritardo), eventualmente su iniziativa del sindaco e del medico di base (equiparando la procedura ad un trattamento sanitario obbligatorio)".

 Si ritiene poi essenziale che anche per le altre province, ed in particolare per la Asl di Chieti, sia organizzata una "task force di medici per la gestione dei tamponi, che devono essere estesi anche ad altre categorie a rischio, come gli addetti alle farmacie, ai generi alimentari ed altri servizi essenziali per il rifornimento di merci ai cittadini".

Riguardo alla cura della malattia e all’assistenza a pazienti "in condizioni critiche, è necessario che la Regione metta in campo tutte le risorse disponibili e reperibili, anche a valere sui bilanci futuri, per attrezzare un numero congruo di posti letto ospedalieri per laT intensiva e sub-intensiva". 

"Infine, si ritiene opportuno se non necessario, che i sindaci siano informati sullo stato dei lavori, mediante un bilancio giornaliero, sulle iniziative intraprese e/o portate a termine ed in particolare:
-       sui posti letto attrezzati per i malati Covid19;
-       sui posti letto in via di allestimento, compresi i tempi di allestimento;
-       sulle strutture dedicate all’analisi dei tamponi;
-       su ogni altro dato che possa rendere i sindaci più consapevoli della situazione e più efficaci nella risoluzione dei casi che quotidianamente si trovano ad affrontare".

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