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Lanciano (Ch) - Quando se n'è andato, si è portato via anche un pezzo del cuore di tutti, una mancanza che il tempo non riesce a sanare. E' passato un anno da quando Lorenzo Costantini, giovane promessa del Lanciano Calcio, dove ha giocato nella Primavera, è stato vinto dalla malattia, quella grande nemica che con tanta forza ha combattuto a lungo. Ripercorrere le tappe fondamentali di una vita spezzata non è facile, ma sono ormai parte integrante della vita di tutti. 


Un giorno a Lorenzo, quasi per caso viene disgnosticata una leucemia linfoblastica acuta: è l'inizio dell'incubo. Da quel momento la spensieratezza tipica dei suoi 20anni lascia spazio alla paura e alla tristezza. Lorenzo ha bisogno di cure speciali all'estero, cure costosissime che la sua famiglia non può permettersi. C'è bisogno di 600 mila dollari. Qui comincia la storia di un ragazzo a cui viene data una possibilità grande: nasce la onlus "Lorenzofacciungoal" e si comincia a mobilitare l'intero Abruzzo, l'intera Italia e non solo, con una corsa solidale incredibile che, in pochi giorni, consente a Lorenzo e alla sua famiglia di raggiungere la somma necessaria. Lorenzo vola in America, a Philadelphia, dove inizia a curarsi. Purtroppo in una triste giornata, il 10 novembre del 2014, arriva la notizia che sconvolge tutti: Lorenzo non ce l'ha fatta. E' morto negli Stati Uniti. Lacrime e disperazione: una sconfitta. Poi, a distanza di tempo succede qualcosa, perché Lorenzo continua a vivere. E continua a vivere attraverso la onlus per lui creata, attraverso i suoi genitori, i suoi fratelli che continuano a lavorare per chi, come lui, ne ha bisogno. La onlus è più che mai attiva, continua ad offire sostegno concreto e solidarietà a tante, troppe persone che ne hanno bisogno. Dalla piccola Iaia, la cui storia somiglia tanto a quella di Lorenzo, a tanti altri bambini e ragazzi. 

"Non ci siamo mai fermati e sentiamo di dover continuare a lottare anche per gli altri - racconta Anna, la mamma di Lorenzo. -. Abbiamo organizzato diverse raccolte fondi, congressi ma, soprattutto, sentiamo di dover aiutare concretamente chi soffre. E questo lo facciamo ogni giorno andando a visitare gli ospedali, per chiedere cosa manchi e cercando di sopperire a queste mancanze in qualche modo. Teniamo particolarmente ad un congresso che si svolgerà a breve, con l'obiettivo di approfondire ed analizzare le migliori strade da perseguire per le malattie tumorali, in particolare nella fascia d'età che va dai 15 ai 25 anni. E poi, ciò che ci sta più a cuore, è che chi è costretto a soffrire non sia costretto anche a doversi spostare. Abbiamo vissuto sulla nostra stessa pelle cosa significa soffrire e stare male ed essere costretti anche a spostamenti inimmaginabili perché non c'è un adeguato supporto delle strutture. Continuiamo a lottare - conclude Anna -, è quello che avrebbe voluto Lorenzo". 

E domani a Lanciano, alle 18, presso la cattedrale si terrà una messa in ricordo di Lorenzo.

Azzurra Caldi

9 novembre '15

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