Sevel. 'Si lotti insieme per il lavoro e il territorio': appello all'unità sindacale in vista dello sciopero

Prevista per il 6 settembre la ripresa dell'attività produttiva in Sevel adAtessa (Ch).

Ma c'è fermento, per le tante incognite legate al momento e alle non risposte dell'azienda. Si teme per l'occupazione, si teme per il futuro della fabbrica, dato che se ne sta realizzando una, quasi gemella, a Gliwice in Polonia. I sindacati hanno deciso di proclamare lo sciopero. 

"La Rsa - spiega Nicola Manzi, Uilm Chieti Pescara - si appresta a decidere iniziative di sciopero, che auspico potranno essere condivise anche dalla Fiom. L’ultimo incontro del 27 agosto con la direzione aziendale non ha dato difatti risposta alcuna alle rivendicazioni sindacali e dunque ora il consiglio delle Rsa si appresta a chiudere con esito negativo la procedura di raffreddamento prevista dal contratto collettivo specifico di Stellantis".

"Rivendichiamo  - ricorda - la stabilizzazione dei lavoratori somministrati, a partire da quelli con maggiore anzianità di servizio, l'equiparazione degli incentivi per i turni. Occorre discutere della gestione dei part-time, del ruolo delle commissioni, dell’avviamento Mca e vogliamo risposte tempestive sulle professionalità. Si tratta - evidenzia - di problematiche poste da noi e dagli altri sindacati firmatari del contratto, ma che pensiamo possano essere condivise anche con i colleghi della Fiom con cui certamente ci confronteremo. In questa fase lo sciopero e tutte le iniziative sindacali sono strumenti indispensabili per dare forza alle rivendicazioni dei lavoratori e soprattutto per guardare al futuro di questo stabilimento e del territorio".

Sevel, compreso l’indotto, rammenta Manzi, "dà lavoro a oltre 20.000 addetti, rappresenta il 13% sul Pil della Regione Abruzzo ed è l’unica fabbrica in Italia che continua ad incassare record produttivi dal 2010, pertanto a Stellantis chiediamo risposte positive". 01 set. 2021

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