Adesso è più che un'allerta: Sevel, a causa della mancanza di materiali elettronici, taglia i turni settimanali, che saranno ridotti da 18 a 15 dal 27 settembre, e il personale. E' stato ufficializzato questa mattina dall'azienda ai sindacati.
E 45 sindaci del territorio del Sangro, dell'Aventino e della zona frentana, che già nei giorni scorsi si erano riuniti in Comune ad Atessa (Ch), per analizzare ed evidenziare le criticità che vive la fabbrica del Ducato, quella di una vita di record produttivi in Europa, tornano a far sentire la propria voce. E ad esternare grave e profonda preoccupazione, anche da parte delle comunità che amministrano, "per l’occupazione alla Sevel e di conseguenza nell’indotto industriale".
"Il problema della crisi nell’approvvigionamento dei semiconduttori, che riguarda tutto il settore dell’automotive – sottolineano i sindaci – è un dato della realtà di oggi. Alle difficoltà attuali si aggiungono i timori per la prevista apertura, agli inizi del prossimo anno, dello stabilimento polacco di Gliwice, che produrrà il Ducato. Nel rinnovare la nostra solidarietà ai lavoratori e ai manager della Sevel, chiediamo al ministero dello Sviluppo economico di convocare urgentemente il tavolo di confronto con Stellantis, istituito lo scorso mese di giugno, e di poter partecipare, come rappresentanti del territorio, agli incontri tra le parti". I primi cittadini hanno anche costituito un comitato che seguirà da vicino la delicata situazione. 15 set. 2021
Vito Sbrocchi
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