Morte operaio Fca Cassino. Insorgono i sindacati. Fiom: 'Scioperi in Sevel, Fca, Marelli e Fiat Termoli'

Morto la scorsa in circostanze ancora da chiarire, schiacciato durante una manovra al reparto stampaggio a freddo. Fabrizio Greco, 40 anni,  di Pontecorvo, era un operaio manutentore meccanico della Fca di  Piedimonte San Germano (Frosinone) che lascia moglie e due figli. Da una prima ricostruzione, sembra che l'uomo stesse facendo manutenzione dopo il blocco di una pressa e, per cause ancora in corso di accertamento, è rimasto ucciso, sul colpo. Inutili  i soccorsi.

"Una tragedia inaccettabile in un luogo di lavoro", dicono, in una nota, Fiom Abruzzo e Molise, Fiom Chieti e le Rsa dello stabilimento Sevel di Atessa (Ch) che "esprimono cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima chiedendo ancora una volta alle imprese di mettere al primo posto la sicurezza e a tutte le istituzioni più vigilanza sul rispetto delle norme della sicurezza". La Fiom proclama due ore di sciopero da articolarsi negli stabilimenti Fca e Sevel di Atessa, Magneti Marelli di Sulmona (Aq) ed Fca di Termoli (Cb).

In Sevel lo sciopero avrà la seguente articolazione: primo turno di lavoro del 3 ottobre dalle 9 alle ore 11; secondo turno del 3 ottobre dalle 20.15 alle 22.15; terzo turno del 4 ottobre dalle 3.45 alle 5.45. Alla Marelli braccia incrociate nel primo turno del 4 ottobre dalle 12 alle 14; secondo turno di lavoro del 4 ottobre dalle 20 alle 22;  terzo turno del 5 ottobre dalle 4 alle 6. Alla Fca Plastics Unit fermo nel primo turno del 3 ottobre dalle 12 alle 14; nel secondo turno del 3 ottobre dalle 20 alle 22; nel terzo turno del 4 ottobre dalle 4 alle 6. Alla Fiat di Termoli stop domani 2 ottobre dalle 12 alle 14 (primo turno), dalle 20 alle 22 (secondo turno), dalle 4 alle 6 (terzo turno), dalle 14.15 alle 16.15 (turno centrale). 

"Con rabbia e dolore - scrivono invece i Cobas - porgiamo il cordoglio alla famiglia e ai lavoratori tutti. Fiom, Fim e Uilm si lavano le mani con il " solito sciopero post mortem", mentre sono loro i complici di Fca  e dunque corresponsabili in solido della strage di lavoratori. E' palese, visti i contratti sottoscritti, che accordano turni spietati e festività lavorative che logorano i dipendenti, mentre in fabbrica gli Rls sono stati ridotti al silenzio e/o peggio ancora sotto processo laddove abbiano documentato insicurezze e nocività. La risposta adeguata per contrastare la strage è " la salute e la sicurezza vengono prima del lavoro": bisogna ribadirlo". 

"Siamo già a oltre 600 morti e questo è un dato non più accettabile. Occorre intervenire rapidamente perché non è possibile continuare a morire lavorando, tra l'altro nello stesso modo in cui si moriva 30 o 40 anni fa. Il lavoro, la salute e la sicurezza non possono essere considerati un costo, devono diventare un investimento": così Maurizio Landini, segretario della Cgil. "Si è è aperto un tavolo nei giorni scorsi col governo su questa materia e credo bisogna agire immediatamente, con formazione e controlli". 

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