Inaugurazione dell’impianto di trattamento e smaltimento di Cerratina di Lanciano (Ch): un passo decisivo per l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti in Abruzzo.

L’impianto pubblico, operativo dal 1995, nato per accogliere i rifiuti indifferenziati dei 53 Comuni del comprensorio frentano (oggi 75) rappresenta un'infrastruttura strategica per l’intero sistema della gestione dei rifiuti. Grazie alle sue dimensioni e alla disponibilità gestionale di Ecolan Spa – società pubblica titolare dell’impianto – ha garantito una risposta efficace alle criticità del settore, accogliendo prima i conferimenti dell’indifferenziata, poi gli scarti derivanti dagli impianti di trattamento, contribuendo così a scongiurare emergenze ambientali in Abruzzo.

Oggi, l’impianto è classificato come “Impianto di Piano” dalla Regione, ovvero una struttura essenziale per la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti urbani: dalla raccolta al trasporto, dal trattamento alla selezione, fino allo smaltimento. Una scelta strategica, resa necessaria anche dalla rinuncia, a livello regionale, alla realizzazione di un termovalorizzatore. Gli scarti non recuperabili del trattamento possono infatti avere soltanto due destinazioni: incenerimento o smaltimento in impianto.

Negli ultimi anni, il miglioramento tecnologico e qualitativo degli impianti di trattamento ha permesso di ridurre in modo significativo la quantità e l’impatto ambientale dei rifiuti smaltiti. La quasi totale assenza di materiale putrescibile negli scarti conferiti ha eliminato le emissioni odorigene che, in passato, avevano reso necessaria l’erogazione di eco-ristori ai territori limitrofi. In questo contesto si inserisce l’ampliamento dell’impianto, pianificato dalla Regione Abruzzo, che prevede l’attivazione di una nuova vasca, con una volumetria complessiva di 394.000 mc.

Questo intervento è fondamentale per garantire l’autosufficienza gestionale nei prossimi sette anni, mantenendo le tariffe TARI sotto la media nazionale e contrastando il fenomeno del cosiddetto “turismo dei rifiuti”. Nella nuova vasca saranno smaltiti esclusivamente gli scarti stabilizzati, inerti e non recuperabili, provenienti dagli impianti regionali di trattamento e selezione.

Un’azione in linea con gli obiettivi europei che prevedono, entro il 2030, un massimo del 10% di rifiuti urbani conferiti in impianti di smaltimento. La scelta progettuale di limitare la volumetria rispetto all’estensione del lotto è stata dettata da criteri di tutela ambientale: la nuova vasca, infatti, è stata progettata con una profondità tale da mantenere il fondo a tre metri sopra il livello massimo della falda acquifera. L’impianto di Cerratina, inoltre, accoglie anche il nuovo impianto di biodigestione della frazione organica e la piattaforma di selezione del secco differenziato, già operativa da anni. Insieme ad altri progetti in corso – come la produzione di grafene dalle plastiche, il recupero del percolato e la valorizzazione del biogas per la produzione di eco-fuel – l’impianto si configura come un polo impiantistico evoluto e unico nella regione. Il tutto sotto la garanzia della piena gestione pubblica. 5 apr. '25

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