Hacker mettono ko a livello mondiale il colosso dell'alluminio Hydro. Bloccata anche la fabbrica di Atessa

Dal 18 marzo scorso la Hydro, il colosso mondiale dell’alluminio, è stato colpito da un attacco hacker che ha causato l’interruzione di gran parte della produzione, con ripercussioni anche in borsa. Per questo da oltre una settimana è fermo anche  lo stabilimento di Atessa (Ch). Con la produzione azzerata. 

Gli hacker, tramite il cryptovirus LockerGoga, un software malevolo di tipo  ransomware, hanno bloccato i sistemi che regolano quasi tutte le attività del gruppo. E' una pratica che di solito viene applicata per chiedere un riscatto. Di conseguenza l’azienda ha dovuto "mettere in pausa molte delle fabbriche di estrusione del metallo", che trasformano l’alluminio grezzo in componenti (ad esempio tubi, barre, profilati, lastre) per clienti "che vanno dai costruttori d’auto alle aziende dell’edilizia". E tra esse c'è anche quella in Val di Sangro. Gli impianti che invece si occupano di fusione (in Norvegia, Qatar e Brasile i maggiori) vanno avanti manualmente.

"Hydro sta lavorando per contenere e neutralizzare l’attacco, ma non conosce ancora la piena portata della situazione", si legge in una nota. L’azienda ha aggiunto che non ci sono rischi per la sicurezza dei lavoratori e che bisogna ancora  valutare  i danni.

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