"Ci sono aspiratori e saldatrici che, di tanto in tanto, prendono fuoco. Nei giorni scorsi, col maltempo, lavoravamo con i piedi immersi nell'acqua, dato che piove, copiosamente, dal tetto. Ci voleva il gommone per spostarsi, con i reparti allagati. Chiediamo investimenti, manutenzione e sicurezza...". Sono alcune delle ragioni per cui l'Usb (Unione sindacale di base) questa mattina ha attuato un sit in, davanti ai cancelli della ex Blutec di Atessa, ora Ingegneria Italia. Protesta e sciopero, anche perché è stata esclusa dall'incontro che, nel frattempo, si teneva all'interno dello stabilimento e a cui erano stati, invece, convocati Fiom, Fim, Uilm, Failms e Fismic. Incontro in cui è stato annunciato che sono pronti un milione 100mila euro per la ristrutturazione della fabbrica (250mila per ripararazione del tetto), per la sua riqualificazione e per le manutenzioni che finora sono state un miraggio. E' stato anche sottolineato che continua la trattativa con il gruppo metalmeccanico MA per la cessione dell'azienda. E che nei prossimi mesi si opererà per "migliorare la fabbrica, farla funzionare a pieno regime, salvaguardare i lavoratori, livelli occupazionali compresi, e la loro sicurezza".
Il confronto è stato tra le cinque organizzazioni sindacali, la locale direzione e Roberto Nicitra, nominato dal Tribunale a svolgere il ruolo di amministratore unico di Ingegneria Italia, a seguito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Termini Imerese e passata a quella di Torino.
Un summit durato diverse ore e durante il quale sono stati messi sul tappeto gli innumerevoli problemi esistenti. Dai capannoni in stato di semi abbandono, con tutti i conseguenti guai; alla mancanza di manutenzione dei macchinari che sempre più di frequente vanno in tilt, con il personale che rischia e che s'inventa stratagemmi inverosimili per rimetterli in funzione e, quindi, per non interrompere la produzione. L'amministratore ha assicurato che le criticità saranno affrontate e risolte e ha messo sul tavolo progetti e buoni propositi.
Nicitra ha anche spiegato che proseguono gli incontri con MA, che è ancora intenzionata ad acquisire lo stabilimento della Val di Sangro. Ed è la buona notizia che in tanti aspettavano. "Massima attenzione - è stato inoltre detto - ai rapporti con Fca e con Sevel, con i quali ci sono continui contatti". Il punto sarà fatto, tutti insieme, tra circa un mese.
Fuori dalla fabbrica, invece, l'Usb ha espresso disappunto ed amarezza per non essere stata ammessa all'incontro. "Lottiamo per il bene dei lavoratori, per dare loro certezze e tutele, dignità e un futuro - ribadisce Romeo Pasquarelli, Usb - e veniamo puntualmente e ingiustificatamente discriminati. Questa è l'ennesima dimostrazione: noi ci siamo battuti per avere un incontro chiarificatore e gli altri sono stati convocati".
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