La Sevel di Atessa (Ch) incrementa i propri volumi produttivi e la ex Blutec di Atessa, ora Ingegneria Italia, che è fornitrice dell'azienda del Ducato, adeguandosi, incrementa i turni lavorativi.
E' quanto stabilito in un accordo sottoscritto ieri fra l'azienda, rappresentata dall'amministratore unico Roberto Nicitra, e le parti sindacali, Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, presenti Amedeo Nanni, Antonio Tracchia, Andrea De Lutis e Nicola Manzi.
"Si dà seguito - recita il documento - all'utilizzo degli impianti fino al raggiungimento dei 19 turni settimanali, mediante il ricorso al lavoro nel week end sulla base della formula del cosiddetto 28/40". La turnazione sarà strutturata in due modalità: nella prima i turni saranno venerdì e sabato (dalle 6 alle 16, ossia 10 ore), la domenica il notturno dalle 22 alle 6, cioè 8 ore. Nella seconda, invece, il venerdì e sabato i turni, di 10 ore, saranno effettuati dalle 16 alle 6 con la domenica dalle 14 alle 22, per 8 ore. I lavoratori potranno aderire volontariamente.
Ovviamente l’accordo prevede che a ciascun lavoratore sia riconosciuto il pagamento delle maggiorazioni orarie come previsto anche per le condizioni contrattuali dei full-time, il ticket restaurant per i giorni di effettiva presenza e il buono carburante di 50 euro per ciascun mese di permanenza in seno all’azienda.
L’accordo sottoscritto avrà la durata dal 3 agosto al 31 dicembre prossimo con possibilità tacita di rinnovo 4 mesi per 4. "Esso dovrebbe anche garantire tranquillità a Sevel nelle forniture - dicono i sindacati - e quindi evitare i fermi che ultimamente ci sono stati". Troppi e a ripetizione.
"L’accordo - afferma Amedeo Nanni, Fim Cisl - è in realtà solo la punta dell’iceberg di un progetto più ampio: la vera sfida è concludere il prima possibile il passaggio dei lavoratori della Blutec alla MA srl, presentare un piano industriale solido per garantire produttività e occupazione allo stabilimento in modo da fornire continuità a Sevel".
Intanto il Tribunale del Riesame di Torino ha confermato i sequestri personali, per un totale di 16 milioni di euro, nei confronti di Roberto Ginatta e Cosimo Di Cursi, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Blutec Spa, società che ha rilevato l'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, in provincia di Palermo. Entrambi sono accusati di malversazione ai danni dello Stato: secondo gli inquirenti, i due avrebbero sottratto alla società i fondi ricevuti dal ministero dello Sviluppo economico per i progetti di rilancio dell'area industriale siciliana.
Alessandro Di Matteo
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