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Lanciano (Chieti) 30 marzo 2015 - Inizia la Settimana Santa di Pasqua e nella chiesa di Santa Chiara fervono i preparativi per la processione del giovedì e venerdì santo. Manifestazioni particolarmente sentite dalla città di Lanciano. 


Il via 'ufficiale' delle attività organizzate dall'arciconfraternita 'Morte e Orazione' San Filippo Neri di Lanciano è con la domenica delle palme a cui segue, il mercoledì, il concerto di musiche sacre dal Salmo 50 di Davide dei compositori lancianesi Francesco Masciangelo e Francesco Paolo Bellini. Con una novità: il concerto del mercoledì sera, in occasione dei cinquant'anni della parrocchia di San Antonio, sarà eseguito all'interno della chiesa intitolata al santo e si svolgerà mercoledì 1 aprile 2015 alle ore 21 mentre venerdì 3 aprile sarà riproposto, come da tradizione, nella chiesa di Santa Lucia alle 16:30. 
Ma la vera attesa è tutta per il giovedì santo con la processione, come spiega il priore dell'arciconfraternita 'Morte e Orazione' San Filippo Neri, Angelo Lanci: "Le processioni del giovedì e venerdì santo sono conosciute ed apprezzate in tutta Italia. Siamo in circa 300 tra confratelli e consorelle e sentiamo molto questo momento". All'uscita della processione dal portone della chiesa di Santa Chiara, fra tutte le figure spicca il Cireneo, che rappresenta Cristo e che racchiude in sé il significato della passione: "Viene scelto al termine di un percorso di osservazione, da parte del priore, tra tutti i confratelli. Può succedere che il Cireneo venga scelto all'ultimo momento che non è poco prima dell'uscita, come molti pensano, ma almeno un'ora prima. Solo in un caso non si viene scelti: se ci si propone e finora non è mai successo". 
L'impersonificazione del Cireneo necessita di una grande preparazione spirituale: "Una volta fatta la scelta, il confratello passa un momento di raccoglimento spirituale, in cui si è da soli, dentro una stanza e con vangelo poggiato sul tavolo. Una volta fatta la scelta il nome viene comunicato al consiglio. La processione del giovedì dura circa due ore e mezza mentre quella del venerdì tre ore". 
La croce che porta il Cireneo, in legno, pesa tra i 25 ed i 30 chili ma ciò che impressiona tutti sono i piedi: il percorso delle processioni,infatti, viene fatto a piedi nudi. La figura del Cireneo non viene impersonificata dallo stesso confratello, ma cambia: "Dal giovedì al venerdì non è sempre la stessa persona. Ed il venerdì cambia anche il percorso, che attraversa anche corso Bandiera, viale delle Rose e corso Trento e Trieste. Infine - conclude Lanci - la processione esce sempre e comunque anche con neve, pioggia o freddo. Quest'anno non ci sarà il vescovo Emidio Cipollone che sarà presente alle manifestazioni di Ortona".


Alla particolare suggestione della processione contribuisce la meravigliosa ambientazione del centro storico di Lanciano con fiaccole accese lungo il percorso. La lunga serpentina, composta dalle nere figure incappucciate dei confratelli con al centro il Cireneo, passa attraverso i vicoli del centro storico creando un'immagine forte e suggestiva. Il tutto con la sola illuminazione delle fiaccole portate a mano dai confratelli: "I quattro quartieri storici di Lanciano contribuiscono alla realizzazione della processione, noi ci occupiamo del quartiere 'Borgo' visto che la nostra sede è su corso Roma nella chiesa di Santa Chiara da cui esce la processione con i confratelli, mentre le consorelle partecipano solo a quella del venerdì". 
Per diventare confratelli o consorelle bisogna seguire il noviziato, che implica un anno di preparazione. Quest'anno ci sono 9 nuovi confratelli: "Cambiano gli 'interpreti' ma la tradizione continua - conclude Lanci - e speriamo che sia così sempre". 


Piergiorgio Di Rocco

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