Coronavirus. Taglieri (M5s): 'Sicurezza negli ospedali. Individuare linee guida su rischi personale'

“La Giunta regionale deve far sottoscrivere, il prima possibile, un protocollo unico, condiviso e riconosciuto, alle quattro Asl regionali in merito ai dispositivi individuali di protezione, insieme alla redazione di linee guida che stabiliscano con precisione i pericoli che si corrono nei diversi contesti sanitari operativi, individuando i vari livelli di protezione a seconda delle mansioni svolte".

"Si tratta di un provvedimento necessario alla luce delle elevate percentuali di contagi e di diffusione del Covid-19 tra il personale sanitario in Abruzzo, a testimonianza che quanto fatto finora non è sufficiente". La richiesta arriva dal consigliere regionale M5S Francesco Taglieri, vice presidente della commissione Sanità, che ha presentato una mozione urgente sulla questione.

“Il punto da cui partire in materia di sicurezza - evidenzia - è il Decreto legislativo 81/2008, che sancisce una serie di obblighi in capo al datore di lavoro, come la valutazione delle condizioni di rischio. Obblighi inderogabili, - prosegue - che riguardano anche eventuali rischi biologici e devono valere in ogni situazione, perfino in una emergenza come quella che viviamo oggi col Coronavirus. Ciò che invece è emerso in alcune circolari aziendali, specialmente nella Asl Lanciano Vasto Chieti, sono disposizioni superficiali. Penso alla mancanza di una procedura alternativa per la mitigazione della carenza di dispositivi di sicurezza, così come all'assenza di responsabilità in caso di violazioni. Un esempio specifico è quello che riguarda l'adozione delle mascherine. Nonostante le chirurgiche siano considerate alla stregua di altri  dispositivi maggiormente efficaci, il loro utilizzo non può prescindere dalla accurata valutazione della loro efficacia nel contesto operativo previsto, circostanza che non viene specificata nei documenti".

"E' urgente che la Regione metta nero su bianco indicazioni e procedure che riescano a fugare qualsiasi dubbio e che, soprattutto, indichino il livello di protezione a cui ha diritto il personale che ogni giorno si trova in prima linea nella lotta al Covid 19. Si tratta di provvedimenti non più rimandabili".

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