Coronavirus. Ecco 'Cura Abruzzo 2' finanziamenti per 67 milioni

Per ora sono 67 milioni. L’ambizione, entro 30-40 giorni, è che arrivi ad essere di 107. Parte così la seconda legge di sostegno al comparto economico, sociale e produttivo della Regione Abruzzo, legge ribattezzata “Cura Abruzzo 2”.

E' il risultato del dibattito del Consiglio regionale di ieri. E gongolano quelli della maggioranza. L’assessore allo Sviluppo, Mauro Febbo, ha sottolineato che l’impegno della Regione è stato deciso: "L’aver messo più del Governo, in termini di risorse a fondo perduto è un risultato forte", afferma.

Specificatamente nella legge ci sono 39 milioni di euro per contributi a fondo perduto destinati a imprese, autonomi, asili, affitti, universitari. Per gli autonomi il tetto massimo è di 120 mila euro di fatturato annuo; per le imprese un milione di euro.  Ci sono poi 7 milioni per completare il fondo destinato al “bonus” per le famiglie in difficoltà, per il quale sono già stati stanziati 5 milioni; 3 milioni andranno a sport e cultura; altri 3 per le Asp, le aziende pubbliche per i servizi alla persona; un milione andrà ai Comuni per le pertinenze balneari danneggiate dal maltempo; 1,5 milioni (che potranno arrivare a 3) per allestire le spiagge libere; un milione per il turismo nei Comuni montani; 600 mila euro per il personale necessario all’Aric, l’Agenzia regionale per l’informatica e la committenza. E ancora: 1,5 milioni serviranno a compartecipare, per gli edifici pubblici, l’ecobonus e il sisma bonus decisi dal governo per le riqualificazioni edilizie. Oltre 3,1 milioni di euro andranno al pagamento delle borse di studio per gli studenti, coprendo tutte le graduatorie; 420 mila euro all’editoria abruzzese, 500 mila euro come contributo straordinario alla Saga (società che gestisce l'Aeroporto d'Abruzzo) per il periodo di apertura in emergenza Covid-19; 1,7 milioni andranno alle imprese dei comuni che sono state "zone rosse".

Minoranza critica. Sara Marcozzi (M5s) ha attaccato il governatore Marco Marsilio per la propaganda contro l’esecutivo nazionale; ha rimarcato i ritardi nell’erogazione della cassa integrazione in deroga e ha accusato la maggioranza di "sfregi, calunnie e fake news". Inoltre le stesse opposizioni hanno sollevato due temi critici, in particolare: quello delle coperture finanziarie e l’assenza di una strategia complessiva e organica.

Con le inevitabili contrapposizioni e leziosità dell’orticello della politica non c’è stata unanimità. Le opposizioni, che pure hanno collaborato in maniera decisiva alla costruzione del provvedimento, alla fine si sono astenute. Premessa: una fetta importante delle misure del "Cura Abruzzo 2" sarà applicabile solo dopo la rimodulazione dei fondi europei e l’approvazione dei rendiconti delle passate annualità. Che non sono piccoli e insignificanti dettagli…

Il meccanismo per le elagizioni è la verifica del fatturato aprile 2019-aprile 2020. Agli autonomi non potranno andare meno di 750 euro, alle imprese mille. Per gli affitti si potranno avere massimo tremila euro. "Questo è un provvedimento iniziale – ha dichiarato Febbo - Per coprire tutto il sistema occorrono 80 milioni, stiamo ragionando su come trovarli".

Altre risorse sono previste per film commission, progetto “Reasta” (Rete escursionistica – alpinistica), piste ciclabili. L’iniziale firmataria del provvedimento, la leghista Sabrina Bocchino - oggetto anche di alcune critiche, respinte dal suo gruppo -, ha parlato di "una delle leggi più importanti mai varate". "Sembra di essere alla Camera o al Senato", ha attaccato Marcozzi.

Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale, ha detto di vedere "il bicchiere mezzo pieno, addirittura tracimante", prima di ringraziare Marsilio che avrebbe potuto riprogrammare i fondi in giunta "e invece ha concesso all’aula di essere centrale, non c’è mai stata tanta democracità". Per Pietro Smargiassi, M5s, "più che aver migliorato o emendato la legge, è stata scritta visto che all’inizio è arrivata con due soli articoli". "E’ un provvedimento che ha una sua utilità – ha detto Silvio Paolucci del Pd -, per questo abbiamo evitato qualsiasi tipo di ostruzionismo. Ci sono, però, elementi di criticità significativi. Intanto l'assenza di un progetto complessivo per la Regione. L'altro limite è quello delle coperture. Se domani dovessimo chiedere di procedere agli impegni di spesa, per oltre il sessanta per cento delle misure non potremmo farlo. Altro problema è quello dell’editoria: non è una legge vera, a garanzia di tutti". Per Marianna Scoccia, Udc, appena uscita dalla maggioranza, "si continua a bleffare: oggi ci sono solo 19 milioni, per spendere bisognerà attendere la riprogrammazione delle risorse europee e il consuntivo. Non è un volano per l'economia, è una coperta troppo corta".

Alessandro Di Matteo

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