Morte Andrea Prospero. I familiari in Procura a Perugia. 'Accertare le responsabilità per la sua fine'

Nessun suicidio. I familiari di Andrea Prospero, 19 anni di Lanciano (Ch), trovato morto a Perugia alla fine di gennaio, continuano a chiedere chiarezza sulla fine del ragazzo.

Il padre Michele e la sorella gemella Anna si sono recati nuovamente in Procura, nel capoluogo umbro, per cercare di fare luce sui tanti aspetti ancora poco chiari del caso. Entrambi escludono l'ipotesi di un gesto estremo, come vanno ripetendo ormai da giorni. "Mio figlio non ha mai dato segnali di disagio o preoccupazione", ha ribadito il papà, mentre la sorella ha sottolineato che il fratello "era sereno e si stava preparando per il primo esame".

Il giovane, che era iscritto ad Informatica, è scomparso il 24 gennaio, per essere rinvenuto, senza vita, cinque giorni più tardi.

Gli accertamenti proseguono, per chiarire una vicenda dai contorni foschi. Gli investigatori sono in attesa dei risultati delle analisi sul computer rinvenuto nella stanza che aveva preso in affitto, di nascosto dai genitori, e nella quale è deceduto. Secondo l'avvocato della famiglia, Francesco Mangano, "alcuni dati sono stati recuperati e presto sapremo cosa contengono. Entro dieci giorni dovrebbero arrivare anche gli esiti degli esami tossicologici, che potranno fornire informazioni sulla quantità di farmaci presenti nel corpo del ragazzo".

Un aspetto particolare attenzione è il ritrovamento di ben 41 schede telefoniche e due carte di credito intestate ad altri. Uno dei titolari, rintracciato a Genova, ha dichiarato di non aver mai avuto alcun contatto con l'universitario. Inoltre, gli inquirenti stanno analizzando cinque cellulari in suo possesso, operazione resa complessa dai sofisticati sistemi di protezione presenti nei dispositivi.

Questa mattina, la famiglia ha ritirato gli effetti personali di Andrea, che alloggiava in una stanza dello studentato di via Bontempi. "Ci hanno assicurato - aggiunge l'avvocato - che, se ci fosse un coinvolgimento di terzi, la Procura accerterà le eventuali responsabilità". 14 feb. 2025

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