"Quanto è accaduto a Parigi rappresenta una delle sciagure più gravi e dolorose non soltanto per Parigi, i parigini e il popolo francese tutto, ma per l'Europa e l'Occidente intero". E' uno dei passaggi della lettera inviata dal presidente della Regione, Marco Marsilio, all'ambasciatore francese in Italia, Christian Masset, per manifestare la vicinanza delle istituzioni al popolo francese in seguito all'incendio che ha devastato la cattedrale di Notre Dame. Marsilio ha letto il messaggio in aula durante la seduta del Consiglio regionale per commemorare il decennale del sisma dell'Aquila, ricordando che l'ambasciatore francese è stato nei giorni scorsi in visita a palazzo Silone, nelle sedi di altre istituzioni ed aziende e che la chiesa di Santa Maria del Suffragio, simbolo del sisma per il crollo in diretta il giorno dopo la tragica scossa e tornata al culto lo scorso 6 dicembre, è stata ristrutturata grazie anche all'intervento tecnico ed economico del governo di Francia.

"Una tale catastrofe avvicina, se possibile ancora di più, le nostre comunità, perché proprio questa mattina, per una stravagante e dolorosa coincidenza, in Consiglio regionale ci troviamo a commemorare il decennale del sisma che il 6 aprile ebbe a devastare L'Aquila, provocando - come sa - centinaia di vittime, ma anche danneggiando seriamente molte opere d'arte. Opere d'arte che la solidarietà e la generosità del popolo francese hanno contribuito a restituire nella loro bellezza - si legge ancora nella lettera di Marsilio, che si è messo a disposizione: "Profonda è la gratitudine e la riconoscenza degli abruzzesi tutti per questo patto di amicizia, e siamo tutti pronti a muoverci con lo stesso spirito verso il popolo francese. Ci consideri, in tal senso, a disposizione nei tempi e nei modi che ci vorrete indicare. Di fronte a eventi di questo genere, c'è solo una cosa da fare: ricostruire. Asciugare le lacrime e rimboccarci le maniche. Certo, tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini che ieri sera arrivavano da Parigi, la colonna di fumo che saliva verso il cielo e abbiamo sperato di svegliarci da quell'incubo. Le abbiamo seguite con crescente sgomento, incredulità, impietriti, perché Nostra Signora di Parigi è, con una definizione che non vuole essere di mera circostanza, un patrimonio dell'Umanità e non c'è italiano che non l'abbia visitata rimanendone incantato".

Il rettore della chiesa di Santa Maria del Suffragio dell'Aquila, don Daniele Pinton, a nome dell'arcivescovo dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, dice invece: "Domenica, in occasione della Santa Pasqua, durante la messa solenne delle 11 la nostra preghiera sarà rivolta al Signore per sostenere la comunità ecclesiastica di Parigi in questo momento drammatico in cui la cattedrale che è stata per centinaia di anni il simbolo dell'unità nazionale, è stata gravemente danneggiata da uno spaventoso incendio". 

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