Funerali carabinieri uccisi a Castel D'Azzano: cordoglio e bandiere a mezz'asta in Abruzzo. Tra i feriti anche militare teramano
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Cordoglio e bandiere a mezz'asta in diversi Comuni dell'Abruzzo nel giorno del lutto nazionale per i funerali dei tre carabinieri rimasti uccisi, lo scorso 14 ottobre, a Castel d'Azzano, in provincia di Verona, mentre effettuavano, con altri colleghi, agenti di polizia e vigili del fuoco, un'operazione di sgombero di un casolare occupato da tre fratelli.

L’obiettivo dei militari e delle forze dell’ordine era verificare la presenza di armi, esplosivi o mezzi di attacco, dopo che in passato erano state affettuate minacce da parte degli occupanti.

I fratelli Ramponi (Franco, Dino e Maria Luisa) avevano saturato l’immobile di bombole di gas e, nel momento in cui le forze dell’ordine hanno fatto accesso, hanno innescato una detonazione. La deflagrazione ha causato il crollo dello stabile, coinvolgendo i carabinieri, agenti di polizia e vigili del fuoco presenti. E' stata strage.

Nella deflagrazione, con crollo dell'abitazione, sono morti Marco Piffari, luogotenente carica speciale; Davide Bernardello, carabiniere scelto e Valerio Daprà, brigadiere capo qualifica speciale 

Oltre venti i feriti, finiti in ospedale. 

Le salme dei tre militari deceduti sono state trasferite in corteo al luogo in cui è stata allestita la camera ardente, nel Comando Provinciale dei Carabinieri di Padova, dove oggi sono stati celebrati i funerali di Stato, nella basilica di Santa Giustina. Cerimonia solenne a cui ha preso parte anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Inquirenti e magistratura hanno aperto un fascicolo per strage e omicidio plurimo. Sono già stati arrestati i fratelli Ramponi, ritenuti responsabili dell’esplosione volontaria. 

Tra i militari feriti c’è Domenico Gabriele Martella, 25 anni, originario del Teramano, in forza al 4° Battaglione di Mestre

Nello scoppio ha subito la frattura a una gamba ed è stato ricoverato all’ospedale di Verona. Martella racconta: "Ho avuto fortuna, sono qua adesso ma il pensiero va sempre a loro, a chi non c’è più. Continuerò a fare il carabiniere". Anch'egli ha partecipato alle esequie.

Ma il legame di questo dramma con l’Abruzzo è anche nella solidarietà e nelle espressioni di vicinanza. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha diffuso un messaggio di cordoglio e: "Un augurio di pronta guarigione al carabiniere Domenico Gabriele Martella, originario di Teramo, estratto vivo dalle macerie". 

Anche il Comune di Chieti ha voluto manifestare la propria vicinanza alle famiglie e ai feriti.

E ad Atessa (Ch) oggi bandiere a mezz’asta, in un significato morale e istituzionale. "Esprimo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime – dice il sindaco Giulio Borrelli – insieme con l’augurio di pronta guarigione per i feriti. L’intera comunità si stringe con commozione all’Arma dei Carabinieri, simbolo quotidiano di dedizione, coraggio e servizio al Paese". Un gesto di lutto e partecipazione che si unisce a quello di altri numerosi Comuni italiani che in queste ore hanno voluto rendere omaggio ai militari caduti nell’adempimento del dovere. 17 ott. 2025

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