Lanciano. Per l'ex parroco di Sant'Agostino cade l'accusa di stalking

Crolla l'ultima accusa, quella di stalking, per l'ex parroco di Sant'Agostino a Lanciano.

Don Andrè Facchini, 46 anni, ideatore della  misteriosa Legio Sacrorum Cordium non può essere infatti processato, per prescrizione di reato. Questa la decisione del pm Serena Rossi che l’altro ieri ha firmato il provvedimento.  L’imputazione era stata decisa dal giudice Andrea Belli lo scorso 30 settembre, giorno in cui è stata emessa la sentenza di assoluzione riguardo alle violenze private su dieci adepti della Legio e di condanna a 6 mesi di carcere per  violazione di domicilio della famiglia Rotondo, con madre e figlio risarciti.

Durante il processo Belli, in merito ai reati di minaccia e molestie telefoniche contro Sandro Rotondo e la madre  Maria Cristina Lusi, patrocinati dagli avvocati Antonella Troiano e Domenico Cianfrone, aveva stabilito, in base a quanto emerso nelle numerose udienze, l’esistenza degli atti persecutori, reato però non contemplato nell’imputazione originaria. Di conseguenza aveva chiesto alla Procura di incriminarlo per stalking. Fatti avvenuti dall’agosto a ottobre 2011.

Le parti offese avevano ricevuto innumerevoli telefonate dal telefonino di don Andrè sia sul cellulare di Rondo che all’utenza di casa. Chiamate di pochi secondi  per 12 volte e mute in altre 14 occasioni. Il giudice motivò che "tali condotte, reiterate per un apprezzabile periodo, aveva cagionato a Rotondo e sua madre un perdurante stato di ansia e di paura, certificato dai medici, costringendoli a modificare le abitudini di vita". 

Ora ci sono 20 giorni per opporsi all’archiviazione ma la prescrizione è cosa fatta. "Le parti offese non potranno avere giustizia - dicono i difensori Troiano e Cianfrone -. Proprio lo stalking è stato il reato per cui all’epoca fu presentata denuncia, ma non è stato mai tenuto conto dalla Procura". E si vocifera che don Andrè sarebbe pronto a tornare dal Brasile, paese natìo, dove si è rifugiato appena saputo di indagine e processo. Quello diocesano è in corso.

Walter Berghella

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