Coronavirus. Pizzoferrato. Uccisione del maiale: il sindaco vieta riunioni, assembramenti e conviviali

Decine di casi di coronavirus a Pizzoferrato (Ch), tanto da mettere in allerta la Asl Lanciano Vasto Chieti, che ha deciso di effettuare tamponi su tutta la popolazione "per evitare il dilagare del contagio". Il borgo montano era Covid free fino allo scorso mese di novembre. Poi i primi positivi. E adesso se ne contano 42, con rapido incremento, su circa mille abitanti. Chiuse le scuole fino al 16 gennaio.

E il sindaco, Palmerino Fagnilli, per arginare la diffusione del virus, adotta un'ordinanza che fa leva su uno dei riti più diffusi, in questo periodo dell'anno, nei paesi dell'Abruzzo interno: l'uccisione del maiale. Perché, da rumors, in paese ci sarebbero stati "assembramenti" e banchetti, riscontrati anche dai tracciamenti effettuati dalle autorità sanitarie. In barba alle norme di contenimento dell'infezione imposti dal Governo. E allora, ecco, lo stop a... riunioni conviviali.

Nel documento si fa presente che sussiste "l’urgenza di tutelare la salute e l’incolumità pubblica, adottando misure di natura precauzionale" e che è "tuttora in voga la tradizione della macellazione domestica del maiale che, per consuetudine, si svolge con la presenza di più persone, anche non appartenenti allo stesso nucleo familiare". Si ordina, quindi, "di limitare la presenza di non conviventi alle stringenti necessità della lavorazione delle carni". Non possono partecipare alle operazioni "persone che negli ultimi 14 giorni hanno avuto contatti con soggetti risultati positivi o che provengano da zone a rischio" e "in caso di febbre, oltre i 37.5°C, o altri sintomi influenzali vi è l'obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria".

Il "locale in cui si svolge la lavorazione delle carni - viene ancora rimarcato - deve essere frequentemente aerato, evitando per quanto possibile formazione di vapore e di condensa; devono essere adottate precauzioni igieniche rendendo disponibili idonei detergenti per le mani". Inoltre "si raccomanda l'uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione". Alla polizia municipale  e alle altre forze dell'ordine è demandata la vigilanza. Previste contravvenzioni. 

Solo pochi giorni fa a Pizzoli, nell'Aquilano, è scattato l'allarme perché in 15 sono rimasti contagiati dopo l'uccisione del maiale. 11 genn. 2021

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