Colpi' il fratello con pugni mortali. Chiesti dieci anni per omicidio a Castiglione Messer Marino

Quei pugni sferrati al fratello, la caduta a terra che è stata deleteria: l'uomo ha sbattuto la testa ed è deceduto.  Su questi elementi, oggi, il pm di Vasto, Michele Pecoraro, ha chiesto la condanna a 10 anni e sei mesi di reclusione per Domenico Tatangelo, 60 anni, di Castiglione Messer Marino (Ch). L'uomo è ccusato di omicidio preterintenzionale pluriaggravato del fratello Mario, 53 anni, colpito con pugni e caduto a terra: è morto dopo 8 mesi di coma e numerosi ricoveri in vari ospedali. Il processo si celebra dinanzi alla Corte d’Assise di Lanciano, presidente Marina Valente, giudice a latere Andrea Belli, più sei giudici popolari.

La lite tra fratelli, per futili motivi, che avevano anche bevuto birra e alcolici,  avvenne  il 22 febbraio del 2015 al bar "Up and down" di Castiglione. La vittima morì per le complicanze il successivo 30 settembre all’ospedale di Agnone (Isernia). Aveva riportato la frattura cranio-encefalico commotiva e fratture all’occhio destro e zigomo. In aula anche le parti civili, moglie e due figli di Mario, che, rappresentate dagli avvocati Antonella Franceschelli e Francesco Bitritto,  hanno chiesto la condanna, mentre il difensore dell’imputato, l’avvocato Antonino Cerella, ha invocato un eccesso di legittima difesa con pari reazione ai pugni precedentemente ricevuti dal fratello. Per questo la difesa ha chiesto l’assoluzione o in subordine la derubricazione in omicidio colposo  o il minimo di pena. "E’ stato un dramma per tutti, per l'intera famiglia", ha detto la difesa. La sentenza verrà emessa il prossimo 12 aprile. 

Walter Berghella   

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