“L’aquilone ha bisogno del vento”; con tale metafora il tenente colonnello Vincenzo Orlando invita tutti gli uomini della compagnia carabinieri di Lanciano  (Ch) a mettere propulsione al lavoro già svolto con successo.

Dopo 5 anni Orlando lascia Lanciano per andare a dirigere il reparto operativo del Comando provinciale di Ascoli Piceno. Un lustro di attività in cui sono stati fatti 300 arresti e 2 mila denunce su varie tipologie di reati. Stroncato in particolare il traffico di droga locale e d’importazione, con poderosi sequestri, truffe, furti, rapine a mano armata, pure con gratuite sparatorie a bar - tabacchi e gioiellerie, assalti armati ai bancomat, gravi episodi di violenza giovanile, come il caso di Giuseppe Pio D’Astolfo finito in coma, tentati omicidi e omicidi; a Lanciano ben due da inizio d’ anno. Drammatico ed orribile poi il caso dell’assalto con sequestro di persona alla villa del dottor Carlo Martelli e la moglie Niva Bazzan, a cui è stato reciso il padiglione auricolare destro. Caso nazionale.

Schiantata la gang di 7 albanesi duramente condannata. Per il cambio della guardia arriva il maggiore Fabio Vittorini, 49 anni, dell’Aquila, che giunge dal comando provinciale carabinieri di Teramo, ma è stato anche al comando del Nor di Termoli (Campobasso). Dunque manifesta entusiasmo per il ritorno all’attività operativa sul territorio dopo una lunga esperienza molisana, luogo di frontiera al difficile ambiente pugliese, come i territori di Manfredonia e Cerignola. Vittorini ieri ha preso possesso del comando frentano e dopo aver salutato il procuratore capo Mirvana Di Serio ha incontrato la stampa, presente il tenente Giuseppe Nestola, a capo del Norm.

Netto l’intento: “Stare sul solco tracciato da Orlando – ha esordito un motivato Vittorini. Ho avuto un’accoglienza calorosa del personale e dei cittadini ed è condizione che mi dà entusiasmo per operare al meglio. La compagnia ha un avviamento importante e ricevo un’eredità notevole. La squadra dovrà lavorare al massimo delle sue forze per restare sul solco; questa sarà la mia intenzione – ha proseguito il neo comandante di una compagnia che ha giurisdizione su 24 comuni, spingendosi fino ai confini delle province di Isernia e L’Aquila. Non ho rilevato particolari tensioni sociali - ha aggiunto. L’obiettivo è migliorare la sicurezza generale che non potrà che passare accrescendo il legame tra cittadino e carabinieri, rafforzando il concetto di polizia di prossimità che consente una interazione fantastica. Proseguire in maniera eccellente come finora fatto”. Orlando saluta rimarcando: “Sono stati anni difficili, con fatti terribili, ma lascio un territorio sano, laborioso e partecipe. Il territorio non è mai stato lasciato scoperto, con impegno profuso a 360 gradi con risultati positivi e negativi. Le indagini sono andate avanti anche col Covid senza mai una flessione. Anni anche turbolenti, ma l’azione è stata corale anche col cittadino che sa accompagnare la legalità”. 08 set. 2022

WALTER BERGHELLA

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