Non c’è stata e non c’è nessuna voragine a Piazza Plebiscito solo la disconnessione della pavimentazione dovuta alle radici delle piante che seppur belle e di grande effetto producono anche questi problemi. E che non si siano verificati cedimenti preoccupanti è dimostrato anche dall’antica pavimentazione riemersa, completamente integra.
Si tratta di una pavimentazione che risale ai primi dell’800 e che in questi giorni è possibile vedere nello spazio transennato della piazza. I timori dei giorni scorsi dovuti a ipotesi e notizie di possibili sprofondamenti e voragini sono definitivamente fugati. A fare il punto della situazione, rassicurando anche sugli interventi da fare e su quelli fatti, è l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lanciano, Paolo Bomba.
“Il terreno della piazza come è noto è un terreno di riporto e quindi suscettibile di abbassamenti e assestamenti, in questo caso si è trattato di una disconnessione causata dalle radici delle piante. Nel corso dei lavori – spiega - è tornata alla luce, a 70 centimetri di profondità, l’antica pavimentazione, ricordo che tutta la piazza è sottoposta a vincolo: da qui l’intervento della Soprintendenza che dopo aver effettuato un sopralluogo ha dato l’ok per la copertura. Ha escluso per i costi elevati l’apposizione di una lastra di vetro che avrebbe permesso di vedere e conoscere la vecchia pavimentazione, ci è stato però suggerito di fotografarla e posizionare la foto in un angolo, ancora da definire, a testimoniare l’interessante ritrovamento. In verità – continua l’assessore – negli anni Novanta, in seguito a lavori effettuati per la sistemazione dei sottoservizi, proprio nella piazza riemerse questa pavimentazione, tant’è che l’allora architetto Vittorio Renzetti, scelse (vedi foto) per la realizzazione dei marciapiedi nei pressi del complesso di San Legonziano di riproporre una pavimentazione simile, come testimonianza storica".
L’obiettivo anche in quegli anni deve essere stato quello di sottolineare e raccontare la peculiarità e il fascino di un passato che a volte riaffiora.
Era il 1881, spiega in un post il locale Archeoclub, quando quella pavimentazione viene coperta per lasciar spazio all'attuale.
Intanto i lavori, di sistemazione dell'area, iniziati una decina di giorni fa, "riprenderanno a breve. Siamo in attesa dell’ufficialità da parte dell’archeologo Daniele Mancini e della sua relazione. La prossima settimana – conclude Bomba –, tempo permettendo, daremo incarico per fotografare la pavimentazione. Poi potremo dare il via ai lavori di ripristino e risistemazione delle lastre di basalto". 30 mar. 2025
PINA DE FELICE
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Foto URANIO UCCI