Lanciano. Videosorveglianza in città: quelle 42 telecamere che non funzionano

Col lockdown tutti fermi, poi alla riapertura gli atti delinquenziali hanno ripreso vigore a Lanciano (Ch).

Da giugno ecco due risse, totale 21 denunciati (tra cui 13 arresti e 11 già a processo), attentati incendiari con molotov contro bar e negozio di frutta, vandali scatenati contro le auto parcheggiate, fino all’ennesima offesa contro il monumento alle Foibe, in viale Rimembranze, imbrattato con pennarelli colorati con cui sono state vergate parolacce. Dall’inaugurazione del 2011 da parte del Comune,  il monumento, donato dal Comitato 10 Febbraio, ne ha visti di brutali attacchi alle lastre in plexigas che proteggono due mani alzate verso il cielo, opera in ferro-bronzo.

Su sicurezza e delinquenza si riapre un duro dibattito sulla videsorveglianza, argomento che tiene banco da decenni, ma è fermo all’anno zero. La dirigente del commissariato Lucia D’Agostino ha incontrato più volte il sindaco, Mario Pupillo, spronandolo a tutelare meglio la città. Finora grandi inchieste su tante rapine, anche quella cruenta ai coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan, sono state risolte grazie a telecamere private. Anche in questi giorni la polizia ha rimarcato: “Ad oggi siamo messi proprio male. Non è solo questione di sicurezza, ma anche del rispetto del Codice della strada, visto che ci sono stati incidenti con feriti e poi la precipitosa fuga di pirata”. Attacchi alla Giunta Pupillo sono giunti, di recente, dal segretario delle Lega Fausto Memmo e dal consigliere comunale Antonio Di Naccio, quindi dal responsabile di Casapound,  Marco Pasquini, proprio per il danneggiamento al monumento alle Foibe.

La Lega attacca: “Sorvegliamo la videosorveglianza. Implementare il piano delle telecamere e tutelare la sicurezza dei cittadini è la nostra priorità che pone l’attenzione sul tema del controllo costante del territorio per reprimere la criminalità”. Memmo aggiunge: “Città più attente fanno ricorso allutilizzo di videocamere sempre più evolute. A Lanciano, inverosimilmente, si continua ad utilizzare  telecamere solo per la ztl, funzionanti e strategicamente posizionate, investendo così ogni risorsa nella repressione delle attività commerciali e arricchire le casse comunali”.

In totale le telecamere comunali sono 42, ma non funzionano. “Vanno ripristinati e fatti dialogare i 2-3 sistemi informatici esistenti – dice Pupillo -. Entro Natale saranno sistemati e le telecamere verranno messe in rete e collegate col commissariato. L’investimento è di 47 mila euro. Col Covid abbiamo avuto ritardi”. A giorni è attesa, con dita incrociate, l’esito del bando del ministero dell’Interno, col decreto Salvini, per 64 nuove telecamere. Piano da 200 mila e 620 euro approvato dalla Commissione prefettizia sulla sicurezza e presentato il 27 luglio.

Queste le zone da coprire, se va bene: Central Park, viali Rimembranze e delle Rose, Olmo di Riccio, parco Diocleziano e le piazze Plebiscito, Garibaldi, Malvò, San Lorenzo, Unità d’Italia, largo San Giovanni, parcheggio Ferdinando Alfieri, largo dell’Appello, gli istituti Itis, Classico, Scientifico, Geometri. Quindi rotatoria via Bergamo, incrocio via Tinari - Villa Andreoli, incrocio via del Mare - SS 84, incrocio via Garibaldi – provinciale per Frisa, piazzale Cuonzo, incrocio viale Cappuccini - via Fagiani, largo Santa Chiara, terminal bus, piazza Memmo e quartiere Santa Rita.

Walter Berghella

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