Lanciano. 'Ztl non a norma fino a febbraio 2018' e 'multe nulle'

"Non è ammissibile l'uso di semafori in corrispondenza dei varchi di accesso alla Ztl (Zona a traffico limitato), con funzioni di segnalazione della vigenza (rosso) o meno (verde) della Ztl, in quanto la segnaletica luminosa, rivolta a tutti gli utenti della strada, sarebbe di fatto in contrasto con la segnaletica verticale della Ztl sopraindicata, in quanto essa consente l'accesso a particolari tipologia di utenti e/o veicoli". E' una delle ragioni, per cui, di fatto, secondo il ministero dei trasporti e delle Infrastrutture, fino all’ 8 febbraio 2018, la Ztl istituita a Lanciano (Ch) non era a norma. Come ha  sostenuto l'associazione Ascom Abruzzo, che ha inoltrato diversi ricorsi al Mit. 

Sulla questione l'opposizione consiliare, formata dai consiglieri Tonia Paolucci, che ha avuto l'accesso agli atti, Antonio Di Naccio Riccardo Di Nola, Graziella Di Campli, Paolo Bomba, Angelo Palmieri, Gabriele Di Bucchianico, Errico D'Amico, Roberto Gargarella, ha presentato un'interrogazione al sindaco, Mario Pupillo, discussa nell'ultimo consiglio comunale. "L'istituzione della Ztl - dice la minoranza -  ha creato diversi problemi ai cittadini". Essa - recita il documento - "negli anni ha subito diverse variazioni circa la segnaletica, la posizione dei varchi e la loro regolamentazione. In data 5 febbraio 2018 è stato effettuato il sopralluogo da parte del Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche". I tecnici hanno scritto nella loro relazione che, prima di quella data, "... l'amministrazione comunale ha regolamentato le Ztl con scelte che hanno creato confusione ed incertezza all'utente della strada, ... oggi invece si deve registrare il corretto posizionamento della cartellonistica nonché la chiara e corretta informazione data all'utente, che verrà resa più intuibile con la prossima installazione dei pannelli a messaggio variabile". 

I consiglieri chiedono "cosa l'amministrazione intende fare alla luce della relazione redatta dai tecnici del Provveditorato dalla quale si evince chiaramente che inizialmente e per oltre due anni, la Ztl è stata attivata in modo confuso e senza tener conto di quanto lo stesso Provveditorato aveva precisato con nota con numero di protocollo 452 del primo febbraio 2017, in cui si era espresso in maniera chiara affermando come "tali lanterne semaforiche potessero alimentare dubbi sulla effettiva possibilità di transito durante l'orario di vigenza della Ztl". Insomma, all'epoca, i varchi del centro storico controllati non erano regolari. E le contravvenzioni elevate - secondo Ascom Abruzzo -  "sono nulle all’origine. I cittadini che hanno pagato le multe, non sapendo della nullità, possono richiedere la restituzione degli importi versati". Il rischio è quello di una valanga di richieste. 

Alla luce di tutto questo i consiglieri di opposizione domandano "come l'amministrazione intende comportarsi in riferimento alla situazione che si è venuta a creare a causa degli innumerevoli contenziosi tra l'ente ed i cittadini? Sono state accertate le cause che hanno indotto alla grande confusione circa il posizionamneto della segnaletica?" Di sicuro, grazie a quei semafori (vedi foto), sono state incassate centinaia di migliaia di euro. 

Il ministero, nelle varie lettere e comunicazioni, fa presente che questa maniera di agire, ha causato ricorsi  e "opposizioni della popolazione, rappresentata da associazioni e studi di avvocati che hanno palesato motivi di illegittimità" della Ztl. Dopo feroci polemiche e contestazioni, ai semafori sono subentrati i pannelli con la dicitura "Controllo attivo" e "Controllo non attivo". Secondo il ministero queste scritte debbono essere di colore diverso - rosso nel primo caso e verde nel secondo - ma così ancora non è, e dovrebbero essere anche in inglese, per i turisti.  Inoltre dovrebbe essere inserito un pannello con sopra indicato un numero di telefono di riferimento, sempre attivo, per disabili, non residenti, ecc...

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