Lanciano. Multe ai pedoni sulla pista di via del Mare. E ai ciclisti lungo il Corso. Boom vendite bici

Fine del lockdown, che voglia di camminare e andare in bici, ma tanti a Lanciano (Ch) ancora non comprendono le regole sulla ciclabile di via del Mare dove sono fioccate fior di multe perché i pedoni invadono lo spazio dei ciclisti e non utilizzano il loro apposito marciapiede.

"Di contravvenzioni ne ho ricevute ben quattro... E non sono l'unica... Ho fatto solo un pezzetto a piedi...", dice Rosanna, super arrabbiata. La Municipale ne ha comminate 15 di sanzioni per fa capire le norme in vigore. Stessa cosa sul lastricato stile "presentosa" di corso Trento e Trieste. Lì le biciclette non possono passare, ma tanti lo fanno ignorando l’ordinanza. Risultato un’altra decina di multe, da 42 euro l'una. Anche attraverso questi controlli i vigili lavorano per inculcare il concetto di distanziamento sociale. Nel frattempoin città sembrano essere diventati tutti pazzi per la bici, a prescindere dal bonus previsto dal decreto del Governo. In tempo di coronavirus è stato riscoperto l’utilizzo delle due ruote per spostarsi in libertà e all’aria aperta.

In città si vuole pure implementare la vocazione smart realizzando ulteriori 28 km di piste ciclabili, o meglio corsie preferenziali, visto che un decreto legge del Governo prevede deroghe al Codice della strada per creare spazi alle bici sulla sede stradale, anche solo colorando a terra. Nel frattempo bici che passione. "Si è aperta una nuova finestra sulla cultura della bici – conferma Nando Piersanti, titolare dell’omonimo negozio Cicli e Moto in attività dal 1986 -. Ho raddoppiato le vendite dalla riapertura del 4 maggio; prima si poteva fare solo manutenzione. Già col Covid-19 in tanti sono usciti in bicicletta per essere autonomi ed evitare l’uso di auto e mezzi pubblici. Un mezzo divenuto importante anche per evitare assembramenti. Finora vendute oltre 50 bici e una decina di monopattini e ho altri ordini. Speriamo continui così. Un boom inatteso, tanto che le due ruote sono... introvaibli. I venditori si sono trovati impreparati. Il bonus però non lo prendo perché devo anticipare io e aspettare il rimborso. Bisogna vedere col passare del tempo visto la gente ha anche problemi di liquidità. Ho venduto bici professionali, che costano fino a 4 mila, e poi la fascia media a partire da 250 euro e per bimbi 150. Comunque – aggiunge Piersanti - vedo tanti ragazzi ritornare alla bici e adolescenti lasciano la moto. La bici ora interessa a varie fasce di età, donne comprese".

Per Guglielmo De Nobile, di Planet Bike: “Sono diventati tutti sportivi. Ho avuto grandi vendite già alla riapertura. In quarantena tutti hanno finalmente capito che fare sport e muoversi fa bene. Per le bici ho richieste di tutti i tipi: mountain bike, da corsa, normali e pieghevoli. Ho venduto il 50 per cento in più rispetto allo stesso periodo 2019". E ora si lavora sui nuovi percorsi. "Non mi dispiacciono le corsie preferenziali – dice il vice sindaco Giacinto Verna. Sono stato interessato anche dall’ex assessora alla Mobilità, Francesca Caporale, e ho incontrato le associazioni. Non saranno piste ciclabili tradizionali ma è necessario venire incontro anche per l’emergenza sanitaria per semplificare la vita a tutti. Possibilità da sfruttare ma bisogna verificare gli investimenti, dato che la spesa può aggirarsi fino a 50 mila euro. Cifre importanti e oggi centelliniamo per sociale e commercio. La volontà comunque c'è".

Walter Berghella

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