La Snam Rete Gas Spa sta "spingendo più che può", ne sono convinti tutti, riguardo alla costruzione della "centrale di compressione del gas a Sulmona (Aq), con quattro linee di collegamento alla rete Snam esistente". E non è solo un'impressione. E' quanto emerge dal summit tenuto oggi, a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per superare il veto al progetto posto dai sindaci e dal territorio, oltre che dalla Regione Abruzzo. Una riunione che si è tenuta nonostante lettere e diffide al ministero dello Sviluppo economico e al presidente della Repubblica, dato che "il vecchio Governo è stato delegittimato dal voto popolare" e quello nuovo non è stato ancora formato. 
E oggi è stato anche pubblicato, da Snam, il "Provvedimento finale" di autorizzazione alla realizzazione del metanodotto Sulmona-Foligno e della centrale di compressione di Case Pente: si tratta dell'atto "necessario e prodromico" all'apertura del cantiere. Gli interventi - come si legge nel documento - "dovranno iniziare entro due anni dalla data di emanazione del presente decreto, salvo motivate richieste di proroga, e concludersi entro tre anni dal loro inizio". Opere ritenute "urgenti ed indifferibili". 

 "La nostra battaglia va avanti su tutti i fronti contro l'accelerazione del Governo e contro il prosieguo a testa bassa dei dipartimenti ministeriali e della Snam sulla realizzazione del metanodotto e della centrale di compressione", ribadisce comunque il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini al termine dell'incontro. "Ho ribadito con forza la contrarietà convinta alla centrale e al metanodotto, evidenziando le criticità di questo progetto e le ragioni del no di un vasto territorio montano a rischio sismico, che ho inserito in un documento scritto chiedendo di allegarlo al verbale". Anche il sottosegretario Mario Mazzocca, con delega all'Ambiente, ha ribadito la contrarietà della Regione al progetto Snam. "Ci è stato fatto presente - aggiunge il sindaco - che nel 2011 non solo sono mancati i pareri  contrari da parte della Regione Abruzzo e del Comune di Sulmona, ma gli stessi rappresentanti erano assenti nelle Conferenze dei servizi. Non ci ha convinto la Snam, che continua a sminuire tutte le problematiche, compresa quella  legata alla sismicità del territorio. Continueremo ad opporci in tutte le sedi e nelle prossime riunioni, dove sarà coinvolto anche Ingv interpellato dal Mise". 

No secco anche dal Comune di Pratola Peligna. Diniego che "ribadiremo - afferma il sindaco Antonella Di Nino - anche nelle altre istruttorie che saranno convocate successivamente, prima della scelta definitiva, e tuttavia ancora una volta registriamo con rammarico una netta chiusura dei ministeri coinvolti nella procedura che rimangono fermi sulle posizioni assunte e che non comprendono le posizioni dei sindaci che rappresentano le loro comunità. Gravissimo - evidenzia  - è ancora una volta il comportamento di un Governo dimissionario che però su questa procedura tira dritto senza sosta". Dalla capitale, quindi, nessuna svolta. 
04 aprile 2018

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