Dal rosso al blu cobalto al green... Tutti i colori del Festival del peperone dolce di Altino. Il 23 e 24 agosto
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Qualità e rispetto dell’ambiente: avrà un’impronta green l’undicesima edizione del Festival del peperone dolce di Altino (Ch) e del Palio culinario delle Contrade, che si svolgerà il 23 e 24 agosto prossimi, nel centro storico.

L’evento, organizzato in collaborazione con la Camera di commercio Chieti Pescara e Legambiente Abruzzo, è stato presentato, al ristorante "Punta Vallevò" di Marco e Luca Caldora, dal presidente dell’Associazione di tutela, Sebastiano Scutti, assieme alle due vice presidenti Mariella Di Lallo e Annamaria D’Alonzo, produttrice.

Sette le contrade in gara che si contenderanno l’ambita piletta: Altino, Briccioli, Fonte Lama, Fonte Mandrelle, Sant'Angelo, Le Seje quartiere e Selva. Uno stand dell’Associazione di tutela sarà dedicato al menu "gluten free". Presidente di giuria sarà lo chef Ermanno Di Paolo. 

“Quest’anno il Festival abbraccia il progetto del cicloturismo della Camera di commercio Chieti Pescara, in vista della imminente apertura di un primo tratto della Via Verde – esordisce il presidente Scutti -. Con la Di Fonzo Spa e la Federazione ciclistica Italiana sperimenteremo il percorso dalla Costa dei trabocchi ad Altino, mentre Legambiente avrà uno spazio dedicato alle famiglie e alla sensibilizzazione sulla raccolta differenziata”.

“Sarà infatti l’occasione – interviene Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo - per sensibilizzare i visitatori in particolare sul riciclo e riduzione della plastica, creando una prima tappa funzionale ad un futuro percorso plastic free dell’intera manifestazione”. 

Impossibilitato ad essere presente per impegni pregressi, il vice presidente vicario della Camera di Commercio Chieti Pescara, Lido Legnini, non fa mancare il proprio messaggio: "Il Festival del peperone dolce di Altino è uno degli eventi più rappresentativi e vissuti del nostro territorio. Un connubio perfetto tra sapori e talenti culinari che si diramano nelle vie raccolte di un intero borgo in festa. Il Festival si riconferma una delle principali destinazioni dell’agosto in regione e si arricchisce, quest’anno, dello splendido contorno della Costa dei trabocchi e delle sue piste ciclabili. Raggiungere il rosso fuoco di Altino, partendo dal blu cobalto di Fossacesia e passando per l’oasi naturale della Serranella, è una delle esperienze più strabilianti che possa capitare. La Camera di Commercio Chieti Pescara è profondamente impegnata nella valorizzazione di questo genere di percorsi che portano dritti al cuore dell’Abruzzo fatto di tipicità agroalimentari, mare, montagna e percorsi su due ruote: il meglio che il turista del terzo millennio, attento alla qualità della vita, possa volere dalle sue vacanze”.

La vice presidente Annamaria D’Alonzo snocciola i numeri della produzione annuale, in crescita di circa il 20 per cento rispetto al 2018: "Sono circa 4 gli ettari dedicati alla coltivazione –dice  – mentre sono circa 100 mila le piantine dalle quali si attende il raccolto di circa 70 mila chilogrammi, a partire dalla metà di agosto”. Vanto agricolo frentano che si sviluppa in sette comuni del Sangro-Aventino col biotopo nel comprensorio dell’Oasi di Serranella e presidio Slow Food. Venticinque i produttori in sette comuni per l’unico peperone al mondo a nascere a testa all’insù. 

Al Festival non mancherà il momento dedicato alla riflessione sul prodotto tipico di Altino, con il convegno che si terrà il pomeriggio di domenica 4 agosto, dal titolo “Il Peperone dolce di Altino dalla trasformazione alla tavola: una economia in movimento”. “I relatori – dice la vice presidentessa Mariella Di Lallo - ricostruiranno la storia del prodotto tipico, dalle sue origini mediorientali e d’oltreoceano fino alla trasformazione e alla sua grande potenzialità di ingrediente capace di conferire personalità e gusto a piatti di mare e di terra. Quindi, con il consorzio Qualità Abruzzo, nostro partner, prendere il volo verso la cucina gourmet”.

Infine lo chef Marco Caldora: "Dire che è un peperone come un altro non è possibile, perché sarebbe sminuire le qualità del prodotto o negare il profumo e il sapore che questo ingrediente sa invece conferire ai piatti più semplici od elaborati”.

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Nelle foto il peperone dolce e i protagonisti della presentazione dell'iniziativa gastronomica

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