Tornareccio. Il Comune: 'Tagliare piante vicino strada'. E c'è chi va dai  carabinieri forestali

C’è chi è andato in caserma ad Atessa (Ch) e chi, invece, ha interessato associazioni ambientaliste per fermare l’ordinanza del sindaco di Tornareccio, Nicola Iannone, datata 7 dicembre 2022, con la quale il primo cittadino ha disposto in forma urgente "il taglio di rami, ramaglie, arbusti, alberi ad alto fusto e/o siepi ricadenti in proprietà privata e interferenti con la viabilità pubblica urbana ed extraurbana del territorio comunale".

L’atto è rivolto "ai proprietari, affittuari, conduttori e detentori a qualsiasi titolo con strade provinciali, comunali, vicinali di uso pubblico, marciapiedi, parcheggi pubblici o di uso pubblico esistenti in tutto il territorio del Comune di Tornareccio" che hanno l'obbligo "di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che nascondono la segnaletica o che compromettono comunque la leggibilità della distanza e della angolazione necessaria".

Il compito di eseguire l’ordinanza spetta quindi ai privati, il che accresce le perplessità e aumenta il ‘pericolo’ su abbattimenti indiscriminati, che è al centro dei tormenti di alcuni cittadini, che hanno chiesto l’intervento dei carabinieri forestali nell'intento di salvaguardare esemplari secolari. 

Iannone, per la verità, aveva diffuso in passato altre tre ordinanze dello stesso tenore: la  31 del 5/12/2020, la 9 del 16/03/2021 e la 4 del 23/02/2022, invocando l'articolo 893 del codice civile, che prevede il taglio degli alberi di alto fusto posti a tre metri dalla sede stradalementre 1,5 metri per le viti, gli arbusti, le siepi vive, le piante da frutto di altezza inferiore ai metri 2,5. Si tiene quindi conto della distanza, ma non del tipo, della specie e nemmeno dell’anzianità delle piante. Lo scopo è di tagliare "la vegetazione presente su aree adiacenti al tessuto viario urbano ed extraurbano che costituisce fonte di disagio e pericolo per la pubblica incolumità derivante dai rischi di caduta e/o d'incendio, soprattutto di alberi di alto fusto, visti gli ultimi episodi di sradicamento e caduta di alberi, dovuti soprattutto alle abbondanti piogge e fenomeni atmosferici",  precisa Iannone nell’ordinanza, scritta anche in veste di autorità comunale di protezione civile.

C'è chi teme l'abbattimento di preziosi alberi antichi e chi reclama un censimento delle piante presenti sul territorio comunale per rimuovere, casomai, quelle che per salute o perché pericolanti, rappresentano davvero una minaccia.  21 feb. 2023

FILIPPO MARFISI

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