Gran Sasso-Laga. Il ministero blocca il progetto Enel su laghi Campotosto e Provvidenza

Il ministero dell'Ambiente ha archiviato la procedura di Valutazione di impatto ambientale del progetto di Enel Produzione Spa di ripompaggio di acqua, in provincia dell'Aquila, tra i laghi di Provvidenza e Campotosto, in pieno Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Il piano, da 232 milioni, prevedeva la modifica e il potenziamento dell’impianto esistente con l’installazione di due nuovi gruppi reversibili di generazione e pompaggio denominati "Provvidenza II”.  In pratica si voleva prendere "acqua in quota per stoccarla (consumando energia elettrica) per poi rilasciarla verso valle nei momenti di maggiore richiesta (e quindi con maggiore prezzo del kWh), con elevati guadagni per la società seppur con bilancio energetico complessivo negativo". 

E la mano della... provvidenza, su istanza del Forum H2O, si è abbattuta su Enel.

“Ci eravamo già accorti - dicono al Forum Acqua - che erano scaduti da tempo i termini perentori fissati per produrre le integrazioni richieste dalla Commissione Via nazionale e secondo la legge se il proponente non adempie in tempo, gli uffici devono obbligatoriamente procedere all'archiviazione. Nonostante questo termine fosse stato fissato al 30 novembre 2024 dopo sette mesi la procedura era ancora aperta. Pertanto il 4 giugno abbiamo inviato una lettera alla competente direzione del Ministero e al responsabile anti-corruzione facendo emergere la ‘dimenticanza’ e ricordando loro gli obblighi di legge per l'archiviazione. Il progetto, presentato da Enel nel 2022 – continuano - era stato contestato anche nel merito da diverse associazioni (Gruppo di Intervento Giuridico, Italia Nostra, Stazione Ornitologica Abruzzese, Lipu, Altura, Salviamo l'Orso) in quanto prevedeva lo scavo ex novo di chilometri di gallerie e di una grande sala sotterranea per una nuova centrale con la produzione di centinaia di migliaia di metri cubi di inerti, in piena area parco, con tanto di modifica del regime delle acque. Le associazioni avevano ricordato che tali interventi sono vietati nelle aree protette", concludono. 24 giu. 2025

MARIANO PELLICCIARO

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 862

Condividi l'Articolo