Tra Ortona e Francavilla. Sequestrati 500mila metri quadrati di mare per abbandono di rifiuti

Sigilli... in Adriatico. La Capitaneria di porto di Ortona (Ch), a circa tre miglia dalla costa, tra Francavilla al Mare e Ortona (Ch), ha posto sotto sequestro uno specchio di mare di 500 mila metri quadrati.

Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis, è stato eseguito dopo indagini iniziate nel mese di giugno e condotte dalla Guardia Costiera di Ortona in collaborazione con il Nucleo sommozzatori di San Benedetto del Tronto. In concomitanza il comandante della Capitaneria, Cosmo Forte, ha emesso e diramato un'ordinanza che vieta, nella zona, a tutti, la navigazione o altre attività, sia in superficie che in profondità.

Il sequestro riguarda l'area circostante la piattaforma denominata "Torre fattoria" nei pressi della quale in passato da parte di una società di Fossacesia (Ch) e di Pescara sono stati realizzati impianti di mitilicoltura, nel primo caso, su 45 mila metri quadrati, e di itticoltura nel secondo caso, su 450 mila metri quadrati. Attività nate a seguito dell'elargizione di fondi europei. Ma dopo che esse sono cessate, le due imprese non hanno provveduto a rimuovere le installazioni per l'allevamento di cozze e di pesci: gabbie e reti di nylon sono stati dimenticati e abbandonati nei fondali. Che in pratica sono divenuti una sorta di discarica di ferraglia e plastica.

Di qui gli accertamenti della Capitaneria che, dopo aver documentato lo stato dei luoghi, ha rimesso un'informativa alla Procura di Chieti, segnalando anche i responsabili delle aziende per reati ambientali, inquinamento e abbandono incontrollato di rifiuti. 15 lug. 2021

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