“La Pace tra memoria e futuro”, progetto promosso e organizzato dall’Associazione Davide Orecchioni con la costruttiva collaborazione della Robert Kennedy Human Rights, firma un altro significativo appuntamento. Dopo la presentazione ad Atessa, in una delle sale di Casa Bcc del libro del filantropo americano Donato Tramuto “La Leadership compassionevole”che per la sua specificità ha catturato l’interesse e la curiosità non solo dei presenti in sala, i protagonisti diventano alunni e stuidenti.
A Lanciano (Ch), nella suggestiva cornice dell’Officina storica della Sangritana, 300 ragazzi hanno fatto sentire la loro voce, forte e chiara, attraverso una serie di lavori: felice e originale risultato di un percorso di formazione e conoscenza incentrato sui diritti e la loro tutela.
“Non ci può essere la pace se non sono rispettati i diritti di tutti”: è stato questo il leit motiv che ha accompagnato una mattinata davvero speciale, particolarmente significativa per gli argomenti affrontati. La partecipazione è stata numerosa, dai più piccoli delle scuole Primarie di Primo e Secondo Grado a quelli degli Istituti Superiori. Tutti hanno espresso - attraverso la musica, il disegno, la fotografia, i grafici, i video -, ingegno, creatività e fantasia e soprattutto la concreta attenzione e una profonda e autentica sensibilità nei confronti di temi importanti di cui non si parla mai abbastanza, i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell’ambiente.
Lo sfruttamento del lavoro minorile, bambini ai quali è stata rubata la spensieratezza dell’infanzia, la guerra, il fast fashion, le ingiustizie, la lotta per il potere, l’inquinamento: sono solo alcuni degli argomenti sui quali si sono concentrati l’impegno, lo studio e la ricerca dei ragazzi che hanno anche spiegato e illustrato i loro lavori dimostrando non solo attenzione e sensibilità ma soprattutto la volontà a far sentire la loro voce “perché pure la nostra voce può fare la differenza”. Un’atmosfera festosa che ha coniugato leggerezza e impegno grazie anche alla conduzione brillante di Igor Paolucci, giovane imprenditore, componente dell’associazione Davide Orecchioni e parte attiva dell’intero progetto, che ha gestito per oltre 3 ore un evento che per la sue peculiarità rimarrà nella memoria dei partecipanti e non solo.
“La Dichiarazione Universale dei diritti umani è del 10 dicembre del 1948 – ha ricordato uno studente del Liceo Scientifico Galilei di Lanciano – eppure questi diritti vengono violati ogni giorno in alcune parti del mondo, mi chiedo, anzi ci chiediamo perché il mondo occidentale rimane indifferente? Riflettere e capire è importante ma ora più che mai è necessario agire”. Sono parole che esprimono il sentimento sincero di solidarietà, il sentire di molti giovani che non vogliono far finta di niente e ignorare le guerre, le violenze, la negazione anche dei diritti fondamentali. Questa attenzione e questo impegno fanno ben sperare per il futuro. A loro si è rivolto pure il vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Lanciano Danilo Ranieri dopo aver ribadito l’efficacia e la validità del progetto e aver ringraziato promotori e organizzatori.
La manifestazione è stata aperta dal video che in pochi minuti ha raccontato il “viaggio” della Fiaccola della Pace da Roma a Lanciano, poi i saluti istituzionali compreso quello del vice presidente di Tua Antonio Prospero, prima di entrare nel vivo di una giornata da incorniciare.
Insieme alla voce delle scuole, una mostra dal titolo “Il coraggio senza confini”:sono foto selezionate con cura per ricordare e sottolineare le battaglie e le lotte di chi ha pagato anche il prezzo più alto, con la vita, la difesa dei diritti umani e civili, per affermare la pace, la non violenza, l’inclusione e la solidarietà. Immagini che invitano a riflettere, che riportano alla memoria dei più grandi, storie e fatti mai dimenticati. “Vorremmo che questa mostra passasse per le vostre scuole come la Fiaccola della Pace, come una sorta di testimone, per parlare di diritti umani – ha suggerito Valentina Pagliai, responsabile progetti educativi della Robert Kennedy – di pace, dell’importanza della memoria per poter disegnare un futuro migliore”.
Applausi, foto, musica, sorrisi e abbracci e la presidente Ado Mariella Di Lallo, nonché Educational Ambassador RFK Italia, non ha nascosto la soddisfazione e pure l’emozione per la massiccia e convinta partecipazione. “Organizzare una manifestazione di questo tipo non è stato semplice – ha commentato la Di Lallo – ma è premiato da questo positivo e costruttivo risultato. L’impegno degli insegnanti e dei ragazzi è stato davvero lodevole ed è stata la visibile testimonianza di un cammino autentico di conoscenza e di formazione. L’obiettivo di questo progetto è proprio quello di educare alla pace, attraverso la memoria e la tutela dei diritti umani.”
Le scuole che hanno partecipato sono: Liceo Scientifico Galileo Galilei di Lanciano con le classi 5B, 5F e 5E, 2F e 2M; Istituto Umberto I di Lanciano con le classi 3°, 3C e 3E, 2°, 2E,1C; Istituto Algieri Marino di Casoli con le classi 4B e 4 G; Scuola Media Mazzini con la classe 1A e 2B e l’Istituto Comprensivo San Vito Chietino, classe 1C.
Le classi 1A,1C e 1F della scuola Media Umberto I di Lanciano e le classi quinte della scuola primaria Rocco Carabba, preparati e diretti dal prof. Giuseppe Rullo hanno eseguito alcuni coinvolgenti brani, aprendo così ufficialmente la kermesse.
E dopo i giovani e le loro molteplici espressioni artistiche, i vecchi vagoni della Sangritana sono diventati il palcoscenico ideale per interpretare chi nei vecchi treni ha fatto viaggi verso destinazioni senza ritorno. Gli allievi del Piccolo Teatro Costa diretti dall’attore abruzzese Domenico Galasso hanno dato vita ai personaggi che abitano il libro “Albergo Vittoria”dello storico e scrittore Gianni Orecchioni, presidente della Casa Editrice Carabba di Lanciano. Un’interpretazione forte e intensa in una cornice che ha amplificato le emozioni. “L’intero progetto ha una grande efficacia, perché è capace di sottolineare attraverso vari momenti l’importanza della memoria”, ha detto, tra l’altro, il presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio testimoniando con la sua presenza il sostegno della Fondazione.
Per il progetto “La Pace tra memoria e futuro” sono state due giornate particolarmente importanti che hanno siglato il successo di questi percorsi didattici e formativi, e in questo contesto si inserisce anche il museo itinerante “Le case parlanti” che trasmette attraverso sistemi innovativi e nuove tecnologie la cultura della pace e dei diritti umani. 20 mag. 2025
Servizio di PINA DE FELICE e MASSIMILIANO BRUTTI
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