Ragazza di Paglieta è guardia d'onore alle tombe dei reali al Pantheon
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Presta servizio di guardia d’onore alle tombe dei re d’Italia. Lei è Letizia Vitulli, ventitreenne di Paglieta (Ch). La carica, per il suo valore patriottico e simbolico, vuole essere espressione di riconoscenza e ossequio verso la dinastia di Savoia, che ha guidato l’Italia all’unità.

 Il giuramento  di Letizia, con paese abruzzese, appunto di Paglieta, e sangue anche calabrese, in quanto  sua madre  proviene da Caulonia, Reggio Calabria,  è avvenuto la settimana scorsa, a Roma. Si tratta, per la studentessa, che ama la sua patria, di un percorso di servizio volontario. Ai genitori  Letizia non ha confidato della sua scelta, così la mamma, Maria Sofia Finis e il papà Nicola Vitulli, hanno ricevuto una sorpresa. A raccontarci com’ è andata, è proprio lei, la protagonista, che dice:  "Ho inviato loro delle foto per farli stupire. La nomina a guardia d'onore avviene tramite iscrizione volontaria all'istituto predisposto, che  é composto da soggetti che hanno avuto una carriera militare o nelle istituzioni, ma è formato anche  da chi non si si è  occupato di ciò, ma è  motivato da  consapevolezza e responsabilità di dovere verso la patria. Il servizio - spiega - consiste nell'omaggiare i reali d'Italia, vegliando le spoglie e preservandone l'integrità da attacchi esterni. Partecipiamo anche a messe nel Pantheon in onore dei sovrani e siamo presenti  a sfilate con altri corpi armati dello Stato, nelle occasioni ufficiali".

Durante il servizio è fatto divieto di chiacchierare con i visitatori, dovendo mantenere un contegno dignitoso, austero e corretto. "Prima che io venissi nominata guardia d'onore, - prosegue - i miei colleghi hanno incontrato e stretto la mano al principe Emanuele Filiberto di Savoia, a Piazza Venezia all'altare della patria. Il mio primo servizio di guardia si è svolto circa dieci giorni fa. Per quanto mi riguarda, sono fermamente convinta che l'instaurazione della  Repubblica sia stata un raggio di luce per l'Italia dopo la guerra, ma per arrivare a ciò si è dovuta vivere l'esperienza monarchica che é stata passaggio fondamentale per l'evoluzione della storia italiana. Si tratta di rendere omaggio alla storia d'Italia, di riconoscere il prestigio culturale della nostra nazione e di essere onorati di essere figli  di questa patria".

Com’è nata “l’avventura” di guardia d’onore? "Studio Giurisprudenza presso l'università Niccolò Cusano di Roma dove risiedo nel campus universitario. Sapevo già del  servizio avendone sentito parlare sulla metropolitana un giorno ma, due domeniche fa, sono andata al Pantheon con le mie amiche per trascorrere una domenica in centro e ho chiesto informazioni. Da lì mi sono recata dal presidente dell'istituto con altre mie due compagne di università per avere delucidazioni. Sono appassionata di storia e di politica e ho scelto la facoltà che penso meglio rispecchi le mie passioni e ciò in cui credo. A Roma mi sono trasferita a settembre in quanto ho deciso di fare gli ultimi anni di università in una città che ho sempre reputato il centro del mondo per opportunità e per crescita personale".

Linda Caravaggio

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