'Fubball' dello scrittore Remo Rapino si aggiudica il Premio di letteratura sportiva 'Gianni Mura'

Una squadra di calcio d’altri tempi quando le magliette erano numerate dall’1 all’11, quando correre dietro a un pallone significava inseguire un sogno, con l’animo appassionato, abitato da sentimenti autentici.

E’ un calcio lontano dalle riviste patinate, dai gossip, dai tatuaggi e dalle cifre milionarie quello che racconta lo scrittore Remo Rapino in “Fubball” edito dalla Minimum Fax che si è aggiudicato il premio di letteratura sportiva Gianni Mura.

Le storie di 11 calciatori di provincia e di Oliviero allenatore partigiano conducono il lettore nelle vite semplici e vere e per questo straordinarie di giovani che conoscono la sconfitta e la fatica ma pure l’entusiasmo e l’amore per un gioco che non è mai solo un gioco ma la magia di un mondo diverso, l’opportunità di allontanarsi da una  quotidianità spesso troppo pesante, senza però rinunciare alle proprie origini.

Rapino sceglie anche questa volta di dare voce e volto agli ultimi della fila, a chi  mai sarebbe stato ricordato per le sue gesta in campo, raccontando le aspirazioni e le amarezze, le delusioni e le gioie, le cadute e le rinascite in un affresco che cattura ed emoziona. Pagine in cui il calcio diventa poesia.

“Una bella e inattesa sorpresa la vittoria del Premio Mura di letteratura sportiva a Torino, organizzato dal Salone del libro – commenta Remo Rapino –. Un premio che vorrei condividere con l’amico scrittore Fabio Stassi che ha tenuto molto ai racconti di "Fubball". Altro motivo di soddisfazione il fatto che il Premio porti il nome di Gianni Mura, figura importante della cultura italiana, giornalista e autore notevole che apprezzò a  suo tempo il mio "Liborio", (premio Campiello nel 2020 ndr), ritenendolo il libro più bello da lui letto. Come mi ha fatto piacere ricevere i complimenti di Darwin Pastorin e di molti altri scrittori. Mi sento di ringraziare quanti mi hanno votato e tutti quelli che, dall’editore Minimum Fax, agli amici di tutta Italia che hanno contribuito a realizzare questo risultato. Con loro e con quelli a cui voglio bene condivido la felicità di questi giorni. Un caro saluto a tutti i fubballisti".  

E’ un grazie sentito quello dello scrittore abruzzese che sabato 9 novembre sarà a Torino a ritirare il Premio che quest’anno vedeva tra i finalisti oltre a “Fubball”, “Il Saggiatore” di Stefano Bizzotto giornalista e telecronista sportivo; “Drazen Petrovic. Il primo uomo sulla luna” di Lorenzo Iervolino, autore radiofonico, scrittore e giornalista; “L’ ultima volta che se ne è andato Pantani” , un diario collettivo, 40 gli autori e “Rocky Marciano, sulle tracce del mito” di Dario Ricci giornalista sportivo. 07 nov. 2024

PINA DE FELICE

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