L’immenso. Ha iniziato con la hit che nel 1976 gli diede la patente di cantautore. E poi le sue canzoni fra le più celebri, “1950” (Serenella), l'inevitabile “Cantare è d’amore”, l'appassionata “I ricordi del cuore” (sigla della soap opera "Edera" nel 1992). Non senza inviare un messaggio di solidarietà, proprio ad inizio concerto, per i due vigili del fuoco (Nico Civitella ed Emanuele Capone) deceduti in una escursione nella forra del Balzolo a Pennapiedimento (Ch) la sera del 30 aprile scorso.

E' stato un primo maggio nel quale il comitato feste di santa Liberata di Francavilla al Mare (CH) ha puntato sulla ritrovata scena musicale di Amedeo Minghi, per 8 anni in “silenzio musicale” (tranne la parentesi di “Navi o marinai”) e che è tornato mesi fa con “Anima sbiadita”, un lavoro musicale ricercato, meditato e sperimentale che ha dato un nuovo slancio allo stesso Minghi. Con una carriera poi che – ha detto l’artista romano – “sarà di 60 anni il prossimo anno”. Pubblico in piazza per tutte le stagioni d’età. E band di Minghi ormai collaudata sul palco, da Giandomenico Anellino alla chitarra a Luca Perroni alle tastiere, gli immancabili archi, Stefano Marazzi alla batteria, Alessandro Mazza al basso e le voci Rosy Messina e  Giordano Spadafora.

Nella piazza antistante la chiesa (con un pubblico numerosissimo), non sono mancate le ballate degli anni Ottanta come “Di Più”, “Sicuramente tu” (che live suonano grandiosamente meglio che nella versione orginale), poi la storica “Decenni” del 1998 e la meno conosciuta, ma incantevole e ritmata come non mai “Mi piace sorprenderti”. E poi la carrellata dei brani storici come “Quando l’estate verrà”, “St. Michel”, "Emanuela ed io", la delizia sensuale di "Notte bella magnifica" e l’imnancabile e richiestissima  “Vattene amore”, croce e delizia di Minghi “perché mal interpretata nel significato originale” disse tempo fa l'autore romano. Ma le canzoni vanno di cuore in cuore, di mente in mente e sorpassano interpretazioni e significati. E la coppia Minghi&Mietta, con quel verso di “Trottolino amoroso”, è storia della musica italiana.

Brividi ed emozione in piazza anche per "Un uomo venuto da lontano", la canzone che, con parole e video di supporto, tratteggia il pontificato di Giovanni Paolo II. L’artista  ha fatto conoscere anche le sue nuove interpretazioni, da “Anima sbiadita” (delicata e struggente canzone), a “Dove sei dove mai”.

Minghi non ha fatto mancare ai fan e curiosi “La Vita mia”, un’altra perla musicale scritta insieme a Pasquale Panella e che nel 1989 fu la canzone apriprista dell’album omonimo e che diede il titolo al tour teatrale dalla durata di due anni. Parole, musica e un quadro in scena quel tour per un successo che ancor ai fan ricordano con emozione.

Chiusura di concerto con “La Speranza” preceduta dal coro di piazza del già citato “trottolino amoroso dududaddaddà”.

Dopo i sold out per il tour invernale nei teatri (l'ultimo al Sisitna di Roma lo scorso 29 aprile), quello di Francavilla è stato il primo concerto in piazza per l’artista romano per un’estate che verrà e che si preannuncia musicalmente calda. 03 mag. 2025

ALESSANDRO DI MATTEO

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Montaggio video a cura di GAETANO D'ALESSANDRO

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